Gesualdo si tinge d’azzurro. La spettacolare cartolina del Castello addobbato di nastri azzurri su iniziativa della Proloco Gesualdo per partecipare ai festeggiamenti di domani, domenica 4 giugno, per la vittoria dello scudetto del Napoli, però fa discutere e spacca in due i gesualdini e gli irpini ed ovviamente i tifosi biancoverdi sono quelli più arrabbiati.
Tra l’altro il castello sarà azzurro anche di sera e con un tricolore sulla torre. Una bellissima illuminazione lo farà risplendere. Sui social la discussione è accesa. Secondo un gruppo d’opinione si tratta di una mancanza di rispetto per l’identità irpina e per uno dei suoi monumenti più belli, secondo l’altra fazione è un bel momento di condivisione da prendere con tutta la leggerezza del caso.
«Il Castello di Gesualdo è (era?) patrimonio dell’Irpinia – scrive Luigi Bevilacqua – e vederlo addobbato con i colori di un’altra provincia è vergognoso! Non mi risulta che sia stato agghindato così per le vittorie della squadra della nostra provincia (se non lo sapete è Avellino!). Così come non mi risulta che nessun comune o proloco di altre province abbiano fatto altrettanto con la nostra di provincia (sempre Avellino, se ve ne foste scordati!). Avete fatto una cazzata, mancando di rispetto alla nostra identità! E sia chiaro che sarebbe stato lo stesso per qualsiasi altra squadra! Di certo non verrò più a visitare il Castello ed a quanto sento in giro (se ne sta parlando molto) non sarò l’unico! Avete dimostrato mancanza di rispetto addobbando così una delle bellezze della nostra irpinia».
«Qui nessuno ce l’ha con Napoli e il Napoli. Ci mancherebbe – aggiunge Osvaldo Galluccio – Ma voi, noi tutti, siamo irpini non partenopei. Tifate per la vostra e nostra terra! Possiamo discutere, anche litigare ma siamo figli della nostra amata Irpinia perciò levate quegli striscioni e mettete i nostri colori. Il Bianco e il Verde. Il nostro orgoglio vale più di mille loro scudetti».
«Bravi, bravi. Infatti dall’ultimo piano del castello, verso Ovest, si gode di un’ottima vista sul golfo di… Fontanarosa? – scrive con sarcasmo una persona con lo pseudonimo “nati sotto la montagna” – Forse avete confuso la collina di Posillipo con Paternopoli? Oppure credete di avere il Maschio Angioino al posto del Castello di Gesualdo?»
Gli risponde Pasquale dell’Erario (Caffetteria Umberto): «Noi pensiamo di essere campani irpini, quindi tutto ciò di buono che capita alla nostra regione ci fa piacere, il fanatismo stupido non ci appartiene. Sarebbe bello che un giorno il castello possa essere illuminato di verde».
Per Michela Forgione si tratta di una «bellissima immagine di condivisione, compartecipazione, gioia, apertura, leggera sensazione di solidarietà. Si festeggia la gioia di una città che ci è vicina che ci appartiene e che solo per il fatto di saper accogliere tanti irpini facendoli sentire parte, merita la compartecipazione della vittoria. Bellissima iniziativa, segno di intelligente apertura, grazie».
Dello stesso tenore il pensiero di Cinzia Forgione: «Da gesualdina da parte di padre e napoletana per la parte materna mi sento di dire: che male c’è a condividere un momento gioioso, di festa e di spensieratezza? Usciamo sconfitti da un Covid che ha spezzato vite da Nord a Sud, siamo vittime di un terremoto che ha distrutto tante case, compreso le mie, di Gesualdo e di Napoli. Anni di container e un territorio in affanno e voi davvero vi sentite di impugnare un fucile per qualche bandierina? Ma per favore siate leggeri, gioite di qualsiasi banalità, di qualsiasi giorno di festa perché ci pensa la vita a ripagarci con tanti dolori. Cerchiamo di non essere così ostili. È vero è solo uno scudetto ma se può servire a farci sorridere ben venga. Siamo tutti campani e allora? Rilassatevi un po’ che male non fa».Luigi Petruzzo
Dal canto suo la Proloco Gesualdo, presieduta da Luigi Petruzzo, pur accettando le critiche che forse non si aspettava, cerca di mediare e placare gli animi: «A Gesualdo, come in buona parte dell’Alta Irpinia, il tifo per il Napoli è assai sentito, quindi dopo tanti anni ci sta che i tifosi festeggino. A Gesualdo c’è anche una profondissima fede biancoverde che si tramanda di padre in figlio dagli anni ’70 ed un gran numero di appassionati segue i Lupi in casa ed in trasferta. Però siamo seri! Non scambiamo la passione calcistica con questioni campanilistiche».
In tutto questo, colorare ed illuminare il Castello di Gesualdo d’Azzurro, a noi sembra una buona operazione di marketing per il bellissimo maniero. Intanto ne sta facendo parlare e magari, questa bella cartolina, potrà attirare turisti partenopei e non.