“Le ragioni del trionfo del Carnevale di Montemarano sono attribuibili ad un’accorta azione di coinvolgimento condivisa da tutti i soggetti dello sviluppo locale a partire dall’amministrazione comunale alle associazioni, non solo turistiche o dei settori annessi, ma anche artigianali e agricole”.
Natalia De Vito, Vicepresidente della Pro Montemarano, sottolinea la politica di coinvolgimento della imprenditorialità locale impegnata sulla linea della commercializzazione delle risorse presenti sul territorio, anche se la chiave dell’affermazione “è soprattutto legata alla Tarantella Montemaranese, una musica che viene rimandata a forme decisamente lontane da meri tratti di folclorismo, scritta sulla tecnica dominante della Seconda Rapsodia Ungherese di Franz Liszt, con trilli, accordi in elevata velocità, composizioni marcate e vivaci che incalzano in un crescendo sempre più rapido, preda di un ritmo che conduce al visibilio”.
“Come Pro Montemarano stiamo effettivamente facendo molte cose. Oltrettutto abbiamo una storia ed una tradizione alle spalle e ciò rappresenta una particolarità in più e, visto il ruolo di interlocutore primario ed insostituibile della Pro Loco nella promozione del territorio, gli obiettivi che ci siamo posti sono impegnativi ed ambiziosi. Ritengo giusto precisare che, in quanto affermato, è ben evidente che la Pro Loco, sia già riuscita in molte occasioni a porsi in un atteggiamento che concepisce il territorio come uno spazio vitale e di servizio alla comunità in favore dello sviluppo di un territorio anche molto difficile”.
“Abbiamo consegnato alla comunità e a tutto il territorio, non solo il prospetto dell’esperienza nell’ambito del programma culturale di Matera, capitale europea della cultura, ma soprattutto una promessa d’amore nei confronti dell’Irpinia, nell’assoluta certezza che questo territorio sarà sempre al centro del nostro impegno. In forza dunque di queste ed altre affermazioni, a seconda del ruolo che mi è stato assegnato, ho diversi modelli di programmazione territoriale a cui far riferimento – conclude – ed ho una precisa idea sul valore del territorio e sulle attività di promozione che, analizzate in un’ottica interattiva, possono generare processi di crescita economica”.