Il candidato di Fdi Iandoli: la città non ha bisogno di “civismo indistinto” ma una politica seria

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“Ci giochiamo un destino che non è figlio del presente ma una proiezione verso il futuro”. E’ cosi che Modestino Iandoli, candidato sindaco di Fratelli d’Italia ad Avellino ha voluto mettere in evidenza quanto sia importante l’appuntamento con le urne sia a livello nazionale (con il voto alle Europee) che a livello cittadino, con le amministrative. Proprio dal nuovo ruolo dell’Italia che e’ partito il professionista che guida la lista della destra ad Avellino. “L’Italia- ha spiegato Iandoli- grazie a Giorgia Meloni ha recuperato orgoglio internazionale e capacità di essere interlocutrice di altre forze mondiali. Questo è il ruolo di chi ha costruito l’Europa, un messaggio che mancava da tempo ed oggi, grazie a questo Governo possiamo rivendicare di essere tornati protagonisti sulla scena politica mondiale. Ecco perché ringraziamo il nostro presidente del Consiglio, il nostro presidente del partito e quanti con lei si prodigano quotidianamente affinché l’Italia possa raggiungere vette ancora più alte. Ringrazio Edmondo Cirielli, scusami se ometto i titoli, perché il rapporto che ci lega è lontano. Ringrazio Alberico e Ines (i candidati alle Europee Gambino e Fruncillo) che sono qui a rappresentare la nostra proiezione per Salerno ed Avellino. Avere un parlamentare espressione delle zone interne significa assicurare alle stesse, ovvero ad Avellino e Benevento, la capacità di ritornare protagonisti”. E poi si passa alla scelta di scendere in campo alla guida di una lista di Fratelli d’Italia alle comunali. “Ho accettato la candidatura a sindaco di Avellino per dare una continuità ad un percorso politico che non nasce oggi ma viene da lontano e soprattutto perché assumevo su di me la responsabilità di fare il passaggio di testimone a chi è cresciuto con me e quindi ad Ines il grazie per aver ricostruito in soli tre mesi una comunità che sembrava dispersa”. E proprio alla comunità ritrovata che arriva l’invito da parte di Iandoli: “Il mio invito e’ quello di non abbassare la guardia, combattere angolo per angolo, minuto per minuto in questa città. Perche” Avellino possa ricongiungersi con la sua storia e la sua tradizione. La destra è capacità di guardare al futuro; la capacità di immaginare un percorso per i giovani; capacità del buongoverno e della sana amministrazione, che tende ad includere e non escludere. Perché vogliamo creare le condizioni perché Fratello d’Italia possa essere primo. In questa città, che ha conosciuto classi dirigenti a livello nazionale, noi rappresentiamo il baluardo per rappresentare questa nostra volontà. Di fronte a questa difficoltà che hanno rappresentato i partiti minori del centrodestra, noi ci siamo assunti la responsabilità politica di poter rappresentare il centrodestra di governo. Perché noi nel 2022 abbiamo avuto l’occasione di avere dopo anni un parlamentare di centrodestra, abbiamo il dovere di costruire e dare questa prospettiva politica m, dando alle nuove generazioni il compito di tramandarla e portarla all’attenzione”. L’ ultima riflessione e’ un monito alla città: “Non abbiamo mai sgovernato, avrei potuto dire governato, ma questi però hanno sgovernato.e hanno consegnato Avellino alle pagine più tristi della cronaca nazionale. Avellino ha dato i padri delle Patria e merita di ricongiungersi con quella storia e con quella tradizione. Noi siamo abituati a guardare a quei valori, quel patrimonio culturale di riferimento per ricostruire la comunità.. La comunità significa sentirci tutti protagonisti di una rinascita e di una risposta”. E ha concluso: “ci troviamo di fronte ad una città devastata e sgomenta. Vogliamo riportare Avellino alla serenità, al ragionamento e alla riflessione. Che la citta’ non si abbandoni ad un civismo indistinto in cui c’è tutto e il contrario di tutto, ma sappia riconoscere rispetto alla logica della sopravvivenza che contraddistingue il Patto Civico, la nostra capacità di interpretare la politica seria che può rappresentare una rinascita per questa nostra terra. Ecco perché questa sfida è importante. Ecco perché Fratelli d’Italia deve avere quel giusto successo. Perché solo così si possono creare le condizioni perché ognuno di noi si possa sentire protagonista. Non permettiamo che siano gli altri a costruire il nostro futuro, facciamolo insieme”.