di AnFan – Il boss Antonio Graziano è in carcere dal 2002 per la strage della donne. Quando vennero trucidate a Lauro, la sorella, la figlia e la cognata del boss Biagio Cava. E’ recluso al 41 bis. Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo, anche per il boss di Quindici è stata presentata l’istanza per la revoca del carcere duro.
La richiesta è stata proposta al tribunale di Sorveglianza di Roma dall’avvocato Massimo Preziosi.
L’istanza si basa su tre presupposti.
Antonio Graziano, ha presentato documenti che attestano come l’ala del gruppo criminale di cui fa parte (il clan Graziano) ha ormai cessato la sua operatività criminale.
Suo fratello Adriano non è più sottoposto a misure di prevenzione. Per i giudici non ha più nessuna pericolosità sociale e ora risiede all’estero.
E infine, il capo riconosciuto del gruppo criminale era il padre di Antonio Graziano, Luigi Salvatore, che è morto.
Tre elementi che sono la base per tentare di ottenere la revoca del 41 bis. L’antimafia e i carabinieri sono però di parere contrario. Hanno infatti presentato relazioni che attestano la piena esistenza del clan.
Redazione Irpinia
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