Ha dell’impossibile più che dell’incredibile la rimonta della Sidigas Avellino in casa della favorita Tenerife, che appena 48 ore fa aveva imposto lo stop in campionato alla corazzata Barcellona. Un avvio perfetto degli isolani sembrava presagio di un rientro amaro in terra irpina per la banda Sacripanti, abile tuttavia a non perdersi d’animo a cacciare gli artigli con un Ragland in grande spolvero dopo qualche prova sottotono. Il +12 finale ha un retrogusto amaro: se non fosse per l’inaspettato ko del turno scorso contro i fanalini di coda di Bar probabilmente questa Scandone avrebbe agguantato il primato del girone.
Primo quarto 28-17 Non ci sono gli indomiti Original Fans a supporto degli irpini, lasciati a terra dall’aereo che avrebbe dovuto portarli in Spagna. E’ l’ex Caserta Doornekamp a dare il benvenuto alla Sidigas, segue un break aperto di 4-0 chiuso da Thomas che sblocca i biancoverdi. Tenerife giganteggia al Santiago Martìn e Sacripanti deve spendere subito la sospensione chiamando la zona. In uscita di timeout il coach canturino viene ripagato dai rookie Thomas e Obasohan, ma il 31enne ex Juve riprende a martellare la retina dalla distanza (3/4 finora). I parziali iniziano a schizzare in alto, lo spettacolo ringrazia ma la Scandone paga dividendi: alla prima sirena l’Iberostar comanda di 11.
Secondo quarto 16-18 Randolph apre il parziale, Abromaitis e White sparano da 3 (8/11 il dato spagnolo dalla distanza). Avellino si affida a Fesenko ma sbaglia troppo in contropiede. Vidorreta dà spazio al’ex Taqwa Pinero, conosciuto all’ombra del Partenio come Taquan Dean. Tenerife inizia ad esaltarsi, particolarmente con Grigonis ma i giochi restano aperti. E’ Ragland a salire in cattedra in questa fase: tripla e assist a Cusin (44-35). L’ultimo possesso si conclude ancora con un errore in contropiede. Permane il -9.
Terzo quarto 8-18 Ancora Randolph ad inaugurare il quarto, seguito dai 2 di Bogris. Bene Fesenko sotto le plance, così come Ragland dalla media (46-41). La Sidigas continua a catturare rimbalzi, che nel gioco di Naismith significano possessi. Randolph e Fesenko sono spietati, Tenerife va troppe volte in bianco e la coppia Ragland-Green la punisce firmando il primo vantaggio biancoverde. Pinero prova a replicare, ma capitan Green ribadisce il +1. Il match cambia sceneggiatura: ora comandano i verdi.
Ultimo quarto 14-22 Thomas e Zerini sentono l’odore del sangue e scaricano due triple in rapida successione. Isolani in bambola che si beccano un tecnico: Leunen, Thomas e Fesenko scrivono il +7, nonostante White. Il festival delle triple prosegue con Ragland, Fesenko in lunetta ha la chance del +9, ne segna solo 1/2 ma i grigi fischiano un tecnico contro l’Iberostar dai toni ferali per gli spagnoli. A 2′ dalla sirena arriva il timeout Vidorreta. In uscita Ragland fa 2/2 dalla carità, i titoli di coda scorrono sulla tripla di Grigonis e i liberi di Green. Avellino vince 78-66.
Tenerife: Grigonis 14, White 10, Doonerkamp 9.
Avellino: Ragland 19, Thomas 17, Fesenko 13.