“Il nostro ordine del giorno che prevedeva il tetto di cinquemila euro alle retribuzioni pagate, a qualsiasi titolo, dalla Pubblica Amministrazione, compresi i compensi per gli organi elettivi e costituzionali nonché per i consigli di amministrazione e le retribuzioni delle società partecipate ha ottenuto, nonostante il parere contrario del Governo, ben cento voti a favore”. E’ quanto dichiara Arturo Iannaccone Segretario Federale e Capogruppo a Montecitorio di Autonomia Sud.
“La nostra proposta, infatti – prosegue Iannaccone – serve a recuperare il sentimento di sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Inoltre, in un momento così difficile e drammatico per le famiglie costrette, dalle scelte economiche sbagliate di questo Governo, a fare fronte quotidianamente a problemi di difficile soluzione, un segnale forte di taglio alle retribuzioni di tutte le caste sarebbe stato giudicato positivamente”.
“Un’occasione – conclude Iannaccone – perduta dal Governo dei poteri forti e da un Parlamento che non riesce a mettersi in sintonia con i cittadini. Ripresenteremo, comunque, questa proposta quando la Legge di Stabilità tornerà alla Camera dopo il voto del Senato”.
Redazione Irpinia
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