Iacp – Dopo gli attacchi tocca ai sindacati: “Polemica strumentale”

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Avellino – L’emergenza casa e la tutela del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, di gestione IACP ed anche dei Comuni della provincia di Avellino, è un dato assolutamente di consolidata emergenza ed oggetto di sollecitazioni e rivendicazioni da parte delle Organizzazioni sindacali dell’Inquilinato e di CGIL-CISL e UIL, a livello provinciale e regionale. Da questa premessa la nota sottoscritta da Fiorentino Lieto, Costantino Nazzaro e Franco De Feo e indirizzata ancora una volta al presidente della Regione Antonio Bassolino e all’assessore Gabriella Cundari.
Ognuno, purtroppo, per la propria parte taglia i fondi per l’edilizia residenziale pubblica e riserva pochi milioni di euro per sanare solo parte delle emergenze presenti e non assegna risorse per nuovi alloggi.
La stessa situazione si ripropone allo IACP di Avellino, del cui Consiglio di amministrazione gli scriventi sono componenti in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, con un patrimonio che ha necessariamente bisogno di interventi di manutenzione straordinaria per un fabbisogno finanziario di circa 60 milioni di Euro.
Il finanziamento assegnato dalla Regione Campania, soltanto di 12 milioni di Euro, permetterà di dare una risposta assolutamente parziale alla continua richiesta di intervento dei circa 7.000 assegnatari di alloggi popolari nella provincia di Avellino.
Il Consiglio di Amministrazione Iacp, nel massimo di trasparenza, obiettività ed oggettività, ha prima chiesto il sostegno del Servizio Tecnico dell’Ente per l’individuazione degli interventi di urgenza sull’intero patrimonio abitativo e poi ne ha deliberato la localizzazione tenendo conto soltanto di un criterio di selezione sulla proprietà minima del 90% dell’Ente.
Sembra quanto mai superfluo sottolineare che il criterio della proprietà minima dei vari lotti destinatari degli interventi di manutenzione straordinaria è dettata dall’urgenza di definire la localizzazione ed evitare le lunghissime procedure di intese condominiali previste dalla legge.
Non si poteva assolutamente rischiare la perdita dei finanziamenti e l’impossibilità di procedere alla progettazione ed alla realizzazione degli interventi.
Su una vicenda assolutamente trasparente si è innescata una polemica sterile, strumentale da parte del Consigliere Regionale Ronghi che sul bisogno della povera gente sostiene e spalleggia il Sindacato Assocasa che, a sua volta, immagina di risolvere i problemi degli assegnatari con le sceneggiate una tantum, dimenticando di essere stato componente del CdA per 5 anni votando tutte le delibere all’unanimità.
Altro che ‘accettazione supina’ e ‘condizionamenti derivanti dalle scelte personalistiche del Presidente Romano’, rispediamo al mittente Consigliere Ronghi gli apprezzamenti a noi indirizzati, siamo stati critici quando era necessario ma, soprattutto, intensamente e quotidianamente impegnati per la risoluzione dei problemi dell’Ente e per dare risposte positive agli assegnatari vecchi e nuovi dell’Ente e per fornire le necessarie garanzie di stabilità agli stessi dipendenti dello Iacp.
Le posizioni individuali e collettive, sempre nel segno dell’indispensabile autonomia dei ruoli e della rappresentanza, della compagine sindacale confederale all’interno dell’Ente sono sempre state dettate dal massimo di obiettività, a difesa e tutela degli interessi generali rappresentati dei lavoratori e degli assegnatari.
Altro che azzeramento del CdA e Commissario ad acta, bisognerebbe azzerare o Commissariare altro.
Continueremo a batterci per la difesa degli interessi generali e per la tutela delle classi più deboli della ns. Società Irpina
”.
Ai destinatari della missiva vengono notificate le difficoltà abitative di tanti assegnatari e di tanti cittadini, soprattutto nella Città capoluogo, che attendono nuovi alloggi per soddisfare le proprie necessità abitative, sperando in una risposta positiva e sollecita.

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