I De Mita’s ripartono “dalla politica” ad Avellino, Maria Rusolo e Carmine Cardillo nel coordinamento

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Renato Spiniello – “Si riparte dalla politica, dal rimettere al centro della discussione i temi centrali di una città e di una comunità che ha la necessità di essere ricostruita. La politica deve dare indicazioni e fornire le traiettorie. Non possiamo aspettare che il Pd risolva le sue beghe interne o che finiscano le lotte di potere in vista delle Regionali. Abbiamo la necessità di mettere il pensiero e la proposta politica al centro della discussione”.

I Popolari, dopo la chiamata di Nusco, provano a riorganizzarsi e ristrutturarsi sul territorio cittadino con l’assemblea “Punto di Svolta”, tenutasi questo pomeriggio nella Sala Rossa dell’ex Carcere Borbonico di Avellino e con la nomina a coordinatrice cittadina dell’avvocato Maria Rusolo, che guiderà il movimento centrista in città insieme a Carmine CardilloMarco Pericolo e Pina Pedicini.

“Tocca alla politica definire traiettoria e obiettivi – chiarisce Rusolo riferendosi al movimento di sindaci lanciato appena qualche giorno fa da Maurizio Petracca – gli amministratori, invece, devono fare di tutto per poterli realizzare, altrimenti non avremmo bisogno di organismi elettivi ma basterebbe un commissario perenne. Mi fido poco delle sale piene – ribadisce ancora in merito all’associazione Officina 20.20, ideata dal consigliere regionale – la politica, la proposta e l’attenzione alle persone sono la cosa più importante e gli amministratori se ne accorgeranno presto”.

Tra i presenti in sala l’ex premier Ciriaco De Mita, il nipote Giuseppe, Lino Pericolo, Pino Rosato, l’ex sindaco di Avellino Enzo Venezia, gli attuali primi cittadini di Grottolella e Altavilla Antonio Spiniello e Mario Vanni, il dirigente dem e ideatore dell’associazione politico-culturale “Ora” Livio Petitto, il capogruppo consiliare di “Ora” Gianluca Gaeta e Giuseppe Del Giudice, segretario provinciale dei Popolari.

“La politica si fa attraverso i partiti, anche quando questi sono in crisi – aggiunge quest’ultimo – bisogna resistere e provare a riorganizzarsi. Noi lo stiamo facendo perché in questo Paese c’è l’esigenza di una forza centrista che risponda a una domanda di politica inevasa dai partiti, che non rappresentano appieno le istanze che provengono dalla società”.

Lo stoccate, rivolte a Officina 20.20 e a Maurizio Petracca, anche qui non mancano (“Quale prospettiva ha? Forse il Pd?”), mentre sul prossimo appuntamento elettorale, ovvero le Regionali, la strada è tutta da intraprendere. “Le decisioni spetteranno agli organismi dirigenti – dice Del Giudice – noi vogliamo organizzare una federazione di centro che abbia rappresentanza sui territori. Intanto esprimiamo grande preoccupazione per lo stato in cui verte la Campania. Stiamo entrando in recessione e anche lo stato di salute del Centrosinistra non mi pare dei migliori”.

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