I° congresso Uilm Irpinia elegge segretario Gaetano Altieri

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Il primo congresso della Uilm dell’Irpinia e del Sannio vota all’unanimità Gaetano Altieri Segretario della Uilm Irpinia Sannio, approva la relazione del Segretario, il contributo emerso dal dibattito, le conclusioni del Segretario generale della Uilm Campania Giovanni Sgambati, le tesi congressuali.
Il congresso condivide la necessità di dare continuità al percorso di formazione dei rappresentanti di fabbrica al fine di portare dentro i luoghi di lavoro servizi sempre più qualificati. Da qui la necessita di rilanciare i Gruppi aziendali Uilm creando dei veri e propri coordinamenti con specifiche competenze, capaci di dare risposte immediate ai lavoratori.
Il congresso esprime forte preoccupazione per le sorti dell’industria italiana e del territorio. Per queste ragioni diventa indispensabile per il governo promuovere una vera politica a favore dell’industria concentrando maggiore attenzione soprattutto nelle aree del mezzogiorno. L’industria resta per il nostro territorio un veicolo strategico per lo sviluppo e per queste ragioni deve restare alta l’attenzione da parte delle Istituzioni e della Politica sulle difficoltà che essa sta vivendo e su come superarle.
Il territorio esprime alcune eccellenze industriali che rappresentano la testimonianza tangibile che si può fare una industria sana e competitiva. Il nostro territorio ha però bisogno di essere supportato da infrastrutture adeguate capaci di renderlo grande piazza di attrazione per gli investimenti industriali.
Da qui la necessità di stimolare le Istituzioni locali, regionali e nazionali affinchè i grandi progetti strategici che interessano il territorio come la piattaforma logistica in valle ufita e l’alta capacità non si arenino nella consueta burocrazia Italiana, ma diventino progetti immediatamente cantierabili.
Il congresso lancia un appello alle Istituzioni locali a alla Politica tutta affinchè promuova politiche attive finalizzate a ridare opportunità di lavoro soprattutto a coloro che lo hanno perso, aiutandoli così a superare il difficile momento segnato dalla solitudine e dall’emarginazione.
Il congresso esprime una forte critica sulla riforma Fornero giudicandola squilibrata e inadeguata. Si ritiene che vada trovata una soluzione definitiva per gli esodati e vadano mantenuti i vecchi requisiti pensionistici di vecchiaia e di anzianità per alcune categorie di lavoratori più svantaggiati come gli operai delle fabbriche.

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