I Comunisti Italiani Irpini aderiscono alla manifestazione No Triv.

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“Nelle varie riflessioni e considerazioni che sono svolte sull’impiego del petrolio, la politica non tiene quasi mai in debita considerazione gli impatti indiretti e aggiuntivi che ne scaturiscono, con costi che quindi non vengono internalizzati, ricadendo cosi sulla pelle di tutti”. Così esordiscono i Comunisti irpini nell’annunciare la propria adesione alla manifestazione che si terra a Gesualdo per dire No alle trivellazioni. “In particolare ci riferiamo agli impatti che gravano sui territori – continuano – e quindi su tutti noi. Dalla rivoluzione industriale in poi un sistema di produzione in continua crescita, con privilegio del valore di scambio sul valore d’uso, ha messo ai margini del proprio orizzonte la relazione con la natura. A pesare sul Mezzogiorno d’Italia è anche una logica di colonialismo delle forze dominanti, che pensano al Sud come un territorio in cui applicare una politica speculativa e anche in Irpinia, in questi anni si sono consumati atti scellerati contro l’ambiente. Di ambiente e territorio ci si preoccupa solo per rimediare alle scelte sbagliate. Bisogna, invece, agire esattamente al contrario: come prima cosa, valutare ciò che occorre fare (o, moltissime volte, non fare). Salvare l’Irpinia dalle trivelle, impedendo le ricerche petrolifere è l’obiettivo che l’intera classe politica e l’intero mondo del lavoro devono porsi come fine ultimo. Per questo la federazione provinciale dei Comunisti Italiani Irpini aderisce in modo convinto alla manifestazione che si terrà il prossimo 22 dicembre a Gesualdo, indetta dal Comitato no trivellazioni in Irpinia”.

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