Hearth: le bellezze di Avellino a portata di app. Imbimbo: “Vetrina sull’Irpinia per rilanciare turismo e commercio”

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Marco Imbimbo – Un’app per tenere a portata di mano tutte le bellezze di Avellino e dell’Irpinia, ma anche per dare uno slancio al commercio locale “contro i colossi dell’e-commerce”, spiega l’ideatore di Hearth, Massimiliano Imbimbo. Questa mattina, presso la sala stampa del Comune di Avellino, è stata presentata la nuova app. A fare gli onori di casa ci hanno pensato Carmine De Angelis, assessore ai Fondi europei, e Maura Sarno, assessore alle Attività produttive, che hanno spiegato perché il Palazzo di Città ha deciso di puntare su questa iniziativa, mentre l’ideatore dell’app, Massimiliano Imbimbo, ha illustrato tutte le funzioni e i campi di riferimento.

“Lo scopo di Hearth è proteggere le tradizioni, rivitalizzarle, riportarle alla luce e valorizzarle, così che nulla rimanga in secondo piano. Per questo per la nostra piattaforma abbiamo scelto il nome Hearth, binomio delle parole “Heart” (cuore) e “Earth” (Terra), ma che soprattutto insieme aggiungono un terzo significato: “focolare”. In inglese il termine “Hearth” si utilizza infatti per indicare il focolare domestico, il fuoco della Dea Vesta, quel ricettacolo di tradizioni, unioni, affetti, e quella luce che può illuminare e rendere visibili cose nascoste, ignorate, ma non per questo meno preziose. Questo progetto nasce per dare visibilità al territorio e alle sue eccellenze che, ad oggi, sono sfruttate solo per l’1%”, spiega Imbimbo.

Hearth è un’applicazione disponibile per Android e iOs, scaricabile gratuitamente e da cui è possibile conoscere monumenti ed eccellenze del territorio, ma anche attività commerciali, ricreative, cantine. Insomma tutto quello che il nostro territorio ha da offrire a noi irpini, ma soprattutto ai turisti. “Hearth nasce innanzitutto per dare visibilità agli eventi in corso – spiega Imbimbo – ma ci sono anche altre categorie come “food” per dare visibilità alle aziende enogastronomiche. E’ una vetrina sull’Irpinia”.

L’idea da cui è nata la voglia di sviluppare questa App muove dalla constatazione di alcune problematiche della nostra provincia. La prima è quella dell’insufficiente domanda turistica per i piccoli borghi e la volontà di valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico dell’Irpinia. Ma c’è anche un’altra motivazione che riguarda la crisi commerciale delle attività presenti sul territorio, costrette a giocare una guerra impari con i colossi mondiali dell’e-commerce. Hearth, quindi, si muove su un duplice binario, da un lato la valorizzazione dell’Irpinia e il rilancio del turismo, dall’altro dare una mano all’economia locale, anch’essa strettamente funzionale all’arrivo di turisti in città, ma non solo.

“Questa app è una vetrina per le aziende, con spazi personalizzabili in modo da puntare sull’e-commerce”. Insomma turismo e business vengono condensati in un’unica app, insieme a cultura, intrattenimento, territorio. “Per ogni evento in corso c’è una descrizione, ma anche nel caso delle aziende che possono registrarsi tramite google business in maniera veloce e pratica – spiega Imbimbo. Tutti i servizi per le aziende sono completamente gratuiti. Questa vetrina non ha alcun costo per loro, ma ci sono anche altri strumenti in via di progettazione per l’e-commerce. Purtroppo i grossi colossi mondiali stanno uccidendo le attività locali per le quali, investire nell’e-commerce, ha un costo importante e non sempre sostenibile. Allora si può sfruttare l’app. Ad esempio se cerco un determinato prodotto, posso inviare un messaggio alle attività commerciali che lo vendono e capire le loro disponibilità. Oppure nel caso dei professionisti, posso prenotare direttamente sul loro calendario le visite o prestazioni che mi servono”.

Oltre a questo c’è tutto lo spazio dedicato ai Comuni che possono evidenziare sull’app monumenti e luoghi di importanza naturalistica, ma anche eventi in corso. In questo modo il turista, accedendo all’applicazione sa dove si trova e che tipo di monumento sta osservando, compreso la sua storia, ma anche quali eventi sono in programma. “Vogliamo dare uno strumento unico al cittadino. C’è tutto in un’unica app”, spiega Imbimbo. “Avellino sarà progetto pilota in questo settore, ma vogliamo creare sinergie anche con altri territori. A breve entrerà in funzione anche a Paestum che, lo scorso anno, ha fatto registrare 411 mila visitatori al museo archeologico. Grazie all’app possiamo provare a convogliare questo turismo verso Avellino e viceversa”.

La volontà di investire in questa applicazione che “ha costi irrisori per il Comune, circa 2 mila euro”, spiega Carmine De Angelis, rientra nella visione di area vasta e quindi “di messa in rete dei territori”, come sottolinea l’assessore. “L’elemento più veloce e un’app perché è dinamica – spiega De Angelis. Geolocalizzazione e accesso immediato tramite google ci consentono la riconoscibilità dei beni. Attraverso tutto ciò si punta anche ad implementare l’e-commerce”. Questa iniziativa si inserisce nel più vasto settore della digitalizzazione e agenda digitale: “Rendere Avellino più informatizzata e conoscibile, non solo agli avellinesi, ma ai potenziali turisti”. Inoltre De Angelis annuncia che l’app è candidata anche a Smau.

Hearth guarda anche alle attività produttive territoriali. “E’ una vetrina dove ttute le eccellenze si possono affacciare al mondo, un info point virtuale”, spiega l’assessore alle Attività produttive, Maura Sarno che porta le sue esperienze personali per spiegare l’importanza di un’app del genere: “A me capita che, se vado in Costa Azzurra, non so come impiegare il mio tempo. Utilizzando Hearth potrei ottenere consigli su cosa fare”.

Un’iniziativa e un’idea, quella di Massimiliano Imbimbo, che riceve il sostegno anche della Camera di Commercio, come ribadisce il presidente Oreste La Stella, presente tra il pubblico. “Pieno supporto a questa iniziativa, siamo pronti a collaborare”.