Al Circolo della Stampa di Avellino si è tenuta la presentazione del libro “Governare le fragilità”, scritto a quattro mani da Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella. Insieme agli autori, hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, Luigi Fiorentino, presidente della Fondazione Sistema Irpinia, l’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, e i parlamentari Maria Elena Boschi (Italia Viva), Gianfranco Rotondi (Democrazia Cristiana) e Michele Gubitosa (Movimento 5 Stelle).
È stato proprio il vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle a soffermarsi sul tema delle fragilità, in particolare quelle della politica: «Siamo tutti consapevoli delle sue fragilità e debolezze, soprattutto in questi tempi che stiamo vivendo. Oggi i temi arrivano veloci, si impongono nella vita dei cittadini: lo vediamo con le guerre e lo vediamo nel modo in cui cambiano rapidamente anche le regole della politica internazionale. La politica deve partire proprio da questa fragilità e da questa debolezza per poter essere poi reattiva nelle risposte».
Sul fondo del dibattito, il tema delle elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto, che chiuderanno questa lunga tornata elettorale. «Il nostro avversario – ha spiegato Gubitosa – non sono mai le persone» (riferendosi a Laura Nargi e Gianluca Festa, ormai ufficializzati tra le fila del Centrodestra, ndr) «bensì l’astensione. Speriamo quindi che tanta gente venga a votare. Io credo che i cittadini potranno apprezzare quello che metteremo nel programma e il nostro progetto politico, perché deve vincere il progetto politico».
A chi gli chiede se ci sia una crisi di consenso verso il Movimento 5 Stelle, Gubitosa replica: «I numeri vanno guardati bene, vanno analizzati, e poi le somme le tireremo alla fine di tutta questa tornata elettorale delle regionali. È vero che in alcune regioni abbiamo perso, in altre abbiamo vinto, ma vediamo anche cosa accadrà nelle ultime tre regioni e poi tireremo le somme. Facciamo i conti alla fine».