Guardia L. – Iuni: “In Alta Irpinia Sanità in via di estinzione”

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Guardia Lombardi – Alta Irpinia: dove la Sanità Pubblica è in via di estinzione.
Parte da lontano, secondo il sindaco di Guardia Lombardi Vito Iuni, “il disegno di chiudere i nostri ospedali”.
“Per anni – ha spiegato il primo cittadino – si è stati impotenti di fronte allo stillicidio continuo di trasferimenti, pensionamenti e chiusure di reparti. I nostri “Grandi” politici hanno pensato di potenziare solo il settore “Geriatrico”.
Fino ad oggi non hanno speso una parola per difendere il nostro territorio.
Proseguendo in tal senso, indirettamente, si favorisce e si favoriranno soltanto i privati, dando loro nuovi reparti ma non chiedendo la garanzia del pronto soccorso (cioè la polpa e non l’osso).
Nei nostri ospedali, data la distanza, non servono assolutamente reparti fotocopia.
È opportuno che i sindaci di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi abbandonino il loro amato campanile, per sedersi insieme agli altri colleghi della zona, ai direttori sanitari, al commissario D’Ascoli, ai medici tutti, al fine di adottare un piano operativo da sottoporre al commissario Zuccatelli ed al Presidente Caldoro.
In sintesi, all’Alta Irpinia, data la difficile posizione geografica, serve una medicina e chirurgia d’urgenza per stabilizzare il paziente: in pratica un pronto soccorso attivo.
Per l’alta specialistica, o gli interventi di elezione, si può tranquillamente scegliere.
Non servono solo le ambulanze per i trasferimenti, ma dobbiamo avere almeno l’eliambulanza per i casi gravi, perché le patologie severe debbono essere trattate nel più breve tempo possibile.
Va da sé che per ovviare alla situazione critica che sta attraversando la sanità campana pare opportuno recidere i rami secchi, e perciò improduttivi, soprattutto nel napoletano, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini irpini, già oltremodo penalizzati dalla posizione geografica e per la lontananza dai grandi centri urbani.
L’auspicio è che si adottino i provvedimenti di competenza nel più breve tempo possibile, perché la salute dei cittadini non merita attese”.

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