Recentemente, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento ha condotto controlli volti a contrastare la vendita di prodotti contraffatti e non sicuri. Queste operazioni hanno portato al sequestro di fuochi d’artificio e giocattoli illegali, sia nel capoluogo che nei comuni limitrofi della provincia.
In particolare, il Nucleo Mobile del Gruppo di Benevento, durante le ispezioni in due attività commerciali a Benevento e Torrecuso, ha rilevato gravi irregolarità sia di natura amministrativa che penale.
Il titolare di un negozio di Benevento è stato accusato di violare la normativa sulla sicurezza dei giocattoli: nel suo esercizio, erano in vendita circa seimila prodotti senza le necessarie avvertenze di sicurezza e la Marcatura CE, essenziale per garantire la conformità alle norme europee sulla salute e sicurezza dei prodotti. Questi giocattoli sono stati posti sotto sequestro in base alla Legge 689 del 1981, e al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa che varia da 1.500 a circa 10.000 euro.
Nel medesimo negozio, così come in un altro sito a Torrecuso, sono stati rinvenuti e sequestrati fuochi d’artificio altamente infiammabili, esposti per la vendita al dettaglio insieme ad altri articoli, senza autorizzazione della Pubblica Sicurezza per la commercializzazione.
I proprietari dei negozi sono stati denunciati alle autorità giudiziarie per la detenzione illecita di materiale esplosivo destinato alla vendita al dettaglio, senza autorizzazione. Più di 43.000 fuochi d’artificio, contenenti 63 kg di sostanze esplosive, sono stati sequestrati e affidati a una società specializzata per la distruzione.
Queste operazioni rientrano nelle azioni di controllo del commercio legale condotte in modo costante dalla Guardia di Finanza. L’avvicinarsi delle festività natalizie ha ampliato il focus ispettivo sulla repressione della vendita illegale e non sicura di fuochi d’artificio e giocattoli, mirando a proteggere i consumatori e informarli sui rischi derivanti dall’uso improprio degli artifizi pirotecnici e dalla mancanza di conformità dei giocattoli agli standard di sicurezza.
Si ricorda che i titolari delle attività commerciali sono attualmente sotto inchiesta preliminare e pertanto sono considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva.