Gruppo italiano rileverà Irisbus, Melchionna: “Politica? Senza voto”

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Avellino – Una “… prestigiosa e solida azienda italiana” del comparto autotrasporto sarebbe pronta a rilevare la Irisbus della Valle Ufita. E’ quanto ha dichiarato stamane il segretario provinciale della Cisl Avellino Mario Melchionna in conferenza stampa. “Ho appreso questa notizia da fonti interne al Mise e dalla segreteria nazionale del sindacato – ha spiegato Melchionna – Avremo però la certezza assoluta solo il giorno 9 ottobre quando, ed è confermato, le delegazioni sindacali si siederanno al tavolo al Ministero con Passera e i rappresentanti del Lingotto. Per adesso, ci limitiamo a dire che siamo pienamente fiduciosi, pur mantenendo le dovute distanze poichè la Fiat negli anni passati ci ha abituato a repentini cambi di posizione”.
L’azienda che subentrerà a Fiat nel controllo della Irisbus, secondo quanto si è appreso, dovrebbe – ma il condizionale è d’obbligo – ufficializzare la propria posizione alcuni giorni prima del tavolo al Mise; dell’azienda si sa però che è un gruppo italiano del centro nord, operante nel settore degli autotrasporti e pronto, pare, ad investire somme sostanziose per nuove prospettive d’assunzione in Irisbus. La trattativa tra Fiat, nuova azienda e Ministero, infine, starebbe andando avanti già da diversi giorni.

Capitolo esodati. Saranno circa 200 gli operai della Irisbus che rientreranno nel decreto Esodati. “Così come riferito dal ministro Fornero a margine dell’ultimo tavolo convocato a Roma con i sindacati, anche le tute blu di Irisbus e Termini Imerese dovrebbero rientrare nel decreto”.

Le polemiche interne agli operai. Anche al sindaco di Firenze Matteo Renzi di sicuro non è sfuggita la discordanza delle voci di protesta presenti all’interno del movimento operaio della fabbrica della Valle Ufita. Melchionna, rispetto a quanti hanno indicato nel sindacato uno dei responsabili del fallimento della Irisbus, chiarisce: “Tutti i lavoratori, ovvero i 656 su 690 che sono regolarmente iscritti a Cisl, Cgil, Uil e Ugl, sono con il sindacato e hanno messo in atto il nostro programma. Rispetto tutti gli altri che sono scontenti. Ognuno ha diritto di protestare e manifestare purchè lo si faccia per il bene della fabbrica”.
“Il sindacato ha fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità ed i risultati oggi cominciano a vedersi – ha concluso Melchionna – La politica invece ha fallito. I politici, anche quelli locali con le dovute eccezioni, non contano niente: sono passati tutti alla Irisbus, da Vendola a Barbato, da D’Alema a Bersani ma nessuno è stato capace di muovere un dito”.

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