Gresta: “Dobbiamo riscattarci. La difesa farà la differenza”

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La scorsa domenica Avellino ha offerto una prova poco decorosa. Gli infortuni del precampionato, la scarsa conoscenza tra i giocatori non hanno permesso alla squadra biancoverde di fare risultato. E cosi si va a Livorno dove la Scandone negli ultimi due anni ha sempre fatto risultato. Non c’è due senza tre, recita il proverbio, Pecile e compagni andranno in Toscana per confermare la tradizione positiva. A seguire gli avellinese anche numeri supporters irpini. Gigio Gresta, assistant coach della Scandone ci presenta la gara del Pala Algida.
Gigio allora a Livorno si va per il riscatto?
“Ovviamente si. Tutto l’ambiente dallo staff tecnico agli atleti sono carichi e desiderano fare il massimo risultato. Dopo la partita con l’Upea abbiamo dovuto leccarci le ferite. In molti hanno capito che la musica è cambiata e cominciamo a fare sul serio. A Livorno andremo per giocare una grande partita e portare a casa i primi due punti della stagione”.
Contro Capo d’Orlando la squadra ha giocato male soprattutto in difesa. Domenica si potrà assistere ad un miglioramento?
“Credo proprio di si. I ragazzi hanno lavorato alla grande. Penso che abbiamo preparato la gara alla perfezione. Peccato non poter avere Curry”.
Per la guardia americana si parla di pubalgia. A questo punto cosa si deciderà di fare? Si aspetta il recupero del giocatore o si torna sul mercato?
“Per Ramel ci sono più o meno quattro settimane di stop. I medici sicuramente ne sanno di più. Per il momento non c’è la volontà di cambiare. L’atleta ha dimostrato di poter essere un giocatore affidabile dalle eccellenti qualità. Adesso andiamo avanti con lui, anche Sanfilippo è della stessa opinione”.
In quale modo Avellino potrà espugnare il Pala Algida?
“Evitando di subire gli uno contro uno avversari, devastanti la scorsa domenica. Importante sarà quindi la difesa di squadra, dovranno essere repentini gli aiuti difensivi. In attacco dovremmo essere più spavaldi e più coraggiosi, senza dimenticare di giocare la nostra pallacanestro”. (di Giovanni La Rosa)

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