Coordinamento Provinciale Fratelli d’Italia Avellino Azione Studentesca Avellino
“Uniti contro le mafie”
Il 19 luglio 1992, al civico 19 di via D’Amelio a Palermo, un attentato portò via la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque membri della sua scorta. Questa tragica giornata viene ricordata ogni anno come simbolo della lotta contro le mafie.
Quest’oggi, Gioventù Nazionale Avellino, insieme al Coordinamento Provinciale Fratelli d’Italia Avellino, commemora questa giornata con uno striscione realizzato in collaborazione con il gruppo di Azione Studentesca Avellino.
Nel corso della vita nulla accade per caso. Il 19 luglio 2023 fui nominata Vice Commissario Provinciale di Fratelli d’Italia. Eletta a gennaio 2024 Presidente Provinciale di Avellino. E proprio oggi non trovo le parole più appropriate per confessare il senso del mio impegno, se non quelle pronunciate da un grande uomo, Paolo Borsellino. Ho tenuto viva la mia passione politica affinché Avellino e l’Irpinia tutta, anche con il mio piccolo contributo, potessero finalmente “sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”, poiché “il vero amore consiste nell’amare ciò che non ti piace per poterlo cambiare”: le parole del Presidente Provinciale Fratelli d’Italia Avellino, Ines Fruncillo.
Carmine Genovese, membro del Direttivo Provinciale di GN Avellino, dichiara che: “La Giornata di oggi non deve essere una semplice commemorazione, deve essere una giornata per ricordare e rendere omaggio ad un Eroe nazionale che ha dato la sua vita per difendere gli Ideali in cui credeva. Paolo Borsellino vive in tutti coloro che credono nella difesa della libertà e nella legalità.
Come Gioventù Nazionale ci poniamo come obiettivo quello di sensibilizzare sempre di più i giovani su questo tema, il tema della legalità e della lotta alla criminalità; dobbiamo far capire ai giovani che il modello da seguire non è “Gomorra” – ma anzi è da combattere – la lotta alla mafia deve quindi partire dai giovani perché, come ci ha insegnato Paolo “se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
Carlotta Iandoli, militante GN Avellino, sostiene che: “La strage di Via d’Amelio è stato un attacco della mafia allo Stato. La scomparsa di Borsellino, dopo quella di Falcone, ha rappresentato la perdita del baluardo di legalità che aveva iniziato a combattere la mafia mettendo a fuoco i canali di finanziamento e i rapporti oscuri con la politica.