In occasione dell’anniversario del terremoto in Irpinia, si riporta la nota di Gioventù Nazionale Avellino.
“44 anni da quel terremoto che scuote ancora oggi le nostre menti.
Quarantaquattro, 44, anni fa l’Irpinia fu al centro dell’intera d’Italia. No, non fu per motivi politici, o culturali. Non fu l’elezione di qualche “altro ed alto” irpino a capo d’un partito politico. Non fu nemmeno la pubblicazione dell’ennesimo libro postunitario, a favore dei Borboni e del brigantaggio.
La notizia fu ben altro, uno di quei fulmini a ciel sereno che scombussolano le menti e gli animi dei cittadini. Il 23 novembre 1980, alle ore 19:35, per circa 90 secondi l’Irpinia sobbalzò; come se il suo instinto primordiale si fosse ribellato a se stesso, riversando sul territorio e sugli abitanti i segni.
“FATE PRESTO”; ecco uno dei titoli che più di altri è rimasto nella storia, un titolo che ogni anno leggiamo. Un mantra che ci fa rabbrividire e silenziosamente ci incute timore e sconforto.
All’Irpinia e agli Irpini. A chi durante quei 90 secondi ha perso la vita, chi la casa, chi un familiare e chi il sogno della vita. Ad una terra che ancora oggi nei suoi innumerevoli borghi mostra i postumi di quella ferita. All’Irpinia ancora scossa moralmente”.