È un vero e proprio record quello di Giovanni Romano, entrato per la quarta volta in Consiglio Provinciale.
Un primato che si aggiunge a quello conseguito nel 2004 quando, grazie al plebiscitario risultato delle urne ufitane, con circa 4500 preferenze ottenne la palma di primo eletto a livello nazionale nelle liste provinciali.
Sempre vittorioso nel proprio collegio, solo le elezioni di secondo livello erano riuscite, per due anni, a tenerlo fuori da Palazzo Caracciolo. Ma dopo il forzato allontanamento, il vecchio leone è tornato a ruggire. La verve e la passione non prestano il fianco al tempo che passa così come la voglia di mettersi in gioco. I rumors lo danno già in pole position per la vice-presidenza della Provincia. A confermarli la sua presenza a Napoli, giovedì scorso, in sostituzione e su delega del Presidente Gambacorta, presso la Quarta Commissione della Regione Campania.
Figura carismatica presente nei banchi di Palazzo Caracciolo dal 1999 al 2014, per ben tre mandati consecutivi, la carriera politica di Romano sembrava essersi conclusa con l’entrata in vigore della Riforma Del Rio e lo scioglimento, per decreto, dei Consigli Provinciali d’Italia.
Il restringimento del voto popolare e della rappresentanza democratica introdotti dalla Riforma non gli avevano sorriso ma l’assenza si è fatta acuta presenza. Sul voto dei consiglieri comunali che questa volta hanno sostenuto la sua candidatura ha di certo influito il suo allontanamento dall’agone politico. Il disimpegno di un rappresentante così importante per la comunità ufitana e di Grottaminarda in particolare si è fatto, quindi, acuta presenza e mostrato il grande vuoto di rappresentanza creatosi nel territorio. Un vuoto colmato già durante i festeggiamenti tenuti ieri, alla vecchia maniera e con gli amici di sempre, introdotti da un breve discorso che riportiamo.
Il discorso di Giovanni Romani ai propri elettori.
“Ho sempre considerato la politica come uno strumento per risolvere i problemi della comunità. Per quanto mi riguarda questa elezione potrà apparire monca rispetto alla rappresentanza democratica ma comunque rappresenta il riscatto della mia comunità che non ha mai perso la speranza ed ha appena consegnato un avviso di sfratto all’attuale Amministrazione Comunale.
Questa è stata un’elezione strana, dura, voluta, cercata, contrastata e osteggiata fino all’ultimo da personaggi squallidi che sono stati sconfitti due volte: prima dal voto dei consiglieri comunali che mi hanno sostenuto e dopo dalla vittoria dei No al Referendum che hanno sancito la conservazione dell’ Ente Provincia.
Un ringraziamento dovuto a Dino Preziosi, amico di lungo corso; a Mimmo Palumbo, persona seria, affidabile ed elegante; all’Amministrazione di Chiusano San Domenico; al nostro gruppo consiliare Annamaria Basso e Rocco De Luca; a tutti gli amici che si sono impegnati.
Sarò riferimento di tutti e sono sicuro che insieme e con l’aiuto di tutti faremo un buon lavoro soprattutto per recuperare e rilanciare quel ruolo importante e insostituibile della Provincia nei settori della viabilità, infrastrutture, edilizia scolastica, urbanistica, trasporti, ambiente e rifiuti. Grazie di cuore a tutti”.