Quale futuro per i campi da tennis e per gli impianti sportivi di Avellino? I cittadini se lo chiedono da diversi anni ma le risposte non ci sono. Intanto il degrado si sta impossessando, mese dopo mese, di alcuni impianti sportivi costruiti e finanziati alcuni anni fa. A segnalare lo stato di progressivo abbandono sono stati proprio i cittadini e i tanti bambini che con l’avvento dell’estate cercano un posto al sole in cui divertirsi. La vicenda è alquanto complessa e riguarda anche i rapporti tra le varie amministrazioni comunali. Con la campagna elettorale alle porte sarà difficile accontentare un bimbo o un intero quartiere che vorrebbero più spazi verdi.
Il Comune sta lavorando per accontentare tutti arricchendo i numerosi quartieri popolari con impianti idonei. I casi di Rione Mazzini e di Rione Valle ne sono l’esempio concreto. La struttura polivalente di Valle è molto bella e non appena sarà consegnata alla cittadinanza si spera che non subirà atti vandalici o roba del genere, ma che possa essere adoperata e sfruttata nel tempo cosicché le future Giunte politiche costruiranno di più investendo sui giovani. Anche il piccolo gesto a Rione Mazzini, con l’approdo dei canestri in piazzetta, ha avuto il giusto successo. Moltissimi i piccoli che ogni pomeriggio affollano la zona e si divertono all’insegna del basket che in città e diventato uno sport ‘boom’. Un altro punto a favore è lo stadio ‘Roca’. Possiamo parlare di punto a favore perché è un impianto alla moda, erba sintetica, nuovo di zecca. Ma il punto dobbiamo toglierlo a chi lo ha progettato, spogliatoi non belli da vedere, tribuna prima scoperta, poi coperta a condizione del tempo e docce mal funzionanti che hanno danneggiato la salute di piccoli e grandi calciatori.
Dopo aver elogiato la nascita di nuovi punti giochi e di ritrovo, la città di Avellino si ritrova ancora con problemi tangibili di strutture inadeguate, mal trattate, o meglio dire lasciate al proprio triste destino. Delle vere e proprie discariche a cielo aperto dove si può trovare di tutto: dai mobili, ai materassi, dai semplici mozziconi, ai preservativi, vetri, un piccolo market dell’usato. A pensare che in alcune strutture come quella di Rione e Contrada S. Tommaso (vedi photogallery), fino a qualche anno fa erano organizzati dei veri e propri avvenimenti che suscitavano spettacolo ed emozioni. Adesso le emozioni le suscitano il degrado, l’immondizia in cui versano questi luoghi amati non poco dai tanti bambini, ora cresciuti del popoloso quartiere avellinese. C’è bisogno di una svolta per continuare a credere in questa città, per continuare a dare spazio alle nostre generazioni. Non è possibile che un bimbo per giocare in strutture adeguate è costretto a pagare le mensilità, quando il divertimento non ha prezzo.
Concludiamo questo nostro dossier sulla questione parchi: un altro pezzo di inciviltà e malcuranza è quello del Parco Palatucci. A complicare il tutto le azioni dei vandali. Panchine distrutte, slalom tra erba e rifiuti (molte le bottiglie di plastica) sono stati gli oggetti maggiormente ‘incontrati’ in un’area nuovissima e pullulante. Nessun controllo a questi impianti: chiunque può entrare e utilizzarli a proprio piacimento. Così non va assolutamente, Avellino ha bisogno di spazi nuovi e utilizzabili, custoditi e gratuiti. La svolta dovrà assolutamente esserci, se qualcosa è stato fatto non basta, si dovrà raddoppiare per garantire un futuro migliore ai piccoli che crescono. (di Alfonso Marrazzo)
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