Le temperature polari che si stanno registrando in Irpinia ci fanno prendere in “seria” considerazione l’utilità della ricorrenza di oggi, 21 gennaio: il mondo, infatti, celebra il “National Hugging Day”, la Giornata Mondiale dell’Abbraccio, istituita nel 1986 a Clio, in Michigan (Stati Uniti), dal reverendo Kevin Zaborney per creare un’occasione di consolazione durante un periodo dell’anno spesso pesante.
Un gesto d’affetto che avrebbe straordinari poteri terapeutici sul nostro stato d’animo. Sembra che l’abbraccio “abbassi la pressione sanguigna, rafforzi le difese immunitarie ed aiuti le funzioni cerebrali, attenuando l’ansia e rinforzando l’autostima” e noi aggiungiamo che aiuta a stare caldi. Prendiamo esempio dai gatti che quando fa freddo si avviluppano tra loro per darsi calore l’uno con l’altro.
Ma a parte questo aspetto “pratico” dello scaldarsi, pensiamo all’abbraccio di una mamma, a quanto sia effettivamente consolatorio rispetto ad ogni male. E pensiamo a quanto ci sono mancati gli abbracci durante la pandemia. Non a caso il brano emblema di quel triste periodo è stato “Abbracciame” di Andrea Sannino.
E a proposito di tristezza, gennaio sicuramente è uno dei mesi più difficili da affrontare, finite le feste, finite le vacanze, si torna tutti a lavoro o a scuola, ci si mette a dieta, si riprende la palestra, fa freddo. Tant’è il giorno più triste dell’anno cade proprio a gennaio, di lunedì, ovviamente, il terzo lunedì del mese di gennaio, il “Blue Monday”.
Ed allora oggi niente tristezza, o se c’è facciamola passare con qualche abbraccio in più. Non costa nulla, scalda il cuore ed anche la temperatura corporea.