Giornata della Memoria, la nota di Franco Fiordellisi

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Di seguito la nota di Franco Fiordellisi (Cgil) sulla Giornata della Memoria:

“Ricordare la tragedia dell’olocausto derivata dalle leggi razziali del fascismo, di ciò che siamo stati, avere la piena consapevolezza di cosa ha determinato la dittatura fascista in termini di morti, guasti nella società, è sia un dovere morale che civico, su cui non ci possono e ci non devono più essere tentennamenti.

Dalla nascita della Repubblica non si è mai riusciti, o voluto, fare una vera e seria disamina dell’idea fascista, di quello che ha determinato nel nostro popolo, ma anche verso altri popoli, eritreo, etiope, greco, libico, jugoslavo, ecc., in Italia con la retorica dell’italiano brava gente, non si è mai fatta una vera, seria, riflessione sulla dittatura fascista, delle sue modalità coercitive e violente.

In questo mancato pensiero critico, profondo e vero, sulla dittatura fascista, si sono annidati, i si però e i ma comunque, ecc., senza valutare che non c’è bonifica o attività sociale che tenga rispetto al ventennio, alle leggi razziali, alle deportazioni, ai campi di concentramento, con massacro di ebrei, sinti, rom, omosessuali, avversari politici e gli oltre 60 milioni di vittime della seconda guerra mondiale, scatenata dai fascisti e nazisti .

L’enfatizzazione, da parte di forze politiche di ispirazione fascista, sulle cose buone fatte durante la dittatura sono frutto di una mancata e vera catarsi storica che, a parer mio solo i tedeschi hanno fatto.

Quindi tante ipocrisie e convenienze politiche hanno ignorato, di fatto alimentando, idee neo fasciste che nulla di diverso hanno dal fascismo storico, per come si propongono e per quello che affermano formazioni fasciste come casa pound, forza nuova,la lega, sono di fatto pericolose per la tenuta democratica e civile dell’Italia.

La sottovalutazione da parte di molti, anche delle istituzioni preposte al rispetto della Costituzione, per impropri e improponibili parallelismi con altre vicende storico politiche non verificatesi in Italia, è un pericolo reale ed è giusto stigmatizzarlo nella ricorrenza della Giornata della Memoria.

Mantenere alta la guardia sul pericolo di un ritorno fascista sulla scena è un dovere di tutti, ancor di più oggi con la profondissima crisi socio-economico culturale, che tanto duramente ha colpito i ceti poveri e medi a favore di pochi ricchi.

La crisi ha determinato un deficit democratico, da far apparire una sostituzione democrazia con tecnocrazia, tanto è avvertita dai cittadini questa sostituzione che ha ridotto la partecipazione effettiva nelle pratiche e scelte su temi sociali.

I guasti della crisi fondendosi alla superficialità, con cui è stata affrontata la mala pianta del fascismo storico, ha creato una miscela di stereotipi riproponenti ricette inaccettabili per uno stato che ha vissuto la dittatura e la vergogna delle leggi razziali, delle deportazioni e dei campi di concentramento.

Per cui ha fatto benissimo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiarire “Il fascismo non ha avuto alcun merito ed è veramente assurdo cercare di riqualificare le scelte del regime. In particolare le leggi razziali hanno rivelato al massimo grado il carattere disumano del regime fascista.” Lo ha detto ieri in occasione della Giornata della memoria che celebriamo domani.

La Democrazia vive nelle pratiche. Determinare consenso con le buone pratiche democratiche, anti fasciste, sociali, questa è l’assunzione di responsabilità che come CdLT CGIL Avellino vogliamo portare avanti.

Perché se non si ha memoria del passato si da ad altri la possibilità di indirizzare la nostra vita con un costante lavaggio del cervello. Ricordiamolo e partecipiamo per essere liberi.

Come CdLT Cgil Avellino, unitamente alla rete antifascista “Ci SONO”, con l’Anpi, Arci Acli e Libera siamo impegnati nella raccolta firme “MAI PIU‟ FASCISMI”, appello di associazioni, istituzioni democratiche e libere che può essere firmato presso tutte le sedi CGIL e delle associazioni aderenti, oppure  online su change.org l’appello “Mai più fascismi” .

Anche questa è memoria.”