D’Alessio ‘no grazie’… meglio investire nelle Final Eight: il pensiero comune del capoluogo irpino accomuna, a quanto pare, piccoli e grandi, delusi dalla scelta musicale operata dall’amministrazione comunale per le festività natalizie e del capodanno 2009/2010. L’arrivo del cantante neomelodico in città il prossimo 31 dicembre ha fatto storcere il muso ad una abbondante fetta della popolazione avellinese: la scelta di ‘affidare’ il concerto del nuovo anno al noto artista partenopeo non è piaciuta ai più. E proprio nei giorni scorsi su Facebook è comparso un gruppo dal nome “Diciamo no a Gigi D’Alessio ad Avellino”: oltre 2.500 iscritti a dimostrazione che la volontà da parte del comune di riproporre il fautore di brani come ‘Annarè’ o ‘Anna si sposa’ non è gradita a chi sosteneva scelte diverse. Ma non è solo il popolo a non voler ‘riascoltare’ l’interprete giunto in Irpinia già per un Ferragosto di qualche anno fa. Del gruppo creato sul social network fanno parte folte schiere di giornalisti e consiglieri comunali. In tanti sembrano propensi a lasciare la terra di origine l’ultimo dell’anno per ‘rifugiarsi’ altrove o cercare un’alternativa ritenuto ‘economicamente e strutturalmente povero’, che almeno per il momento sembra non voler offrire nulla di ‘stimolante’, soprattutto per i più giovani.
180 mila euro stanziati per il Natale, cifra che verrà spesa in gran parte per la presenza del noto artista, sono pochini e di questo non si può condannare il Comune. L’opinione comune tuttavia è che i fondi potevano essere investiti diversamente. La proposta relativa alla tre giorni di Basket che nel prossimo mese di febbraio vedrà Avellino capitale della palla a spicchi, viaggia a braccetto con un altro consiglio: quello di affidare le ultime ore del 2009 e le prime del 2010, ai gruppi emergenti irpini: come gli Amon Ra i Guernica, tanto per fare qualche nome. Valorizzazione della musica locale, risparmio e denaro che potrà essere sfruttato per presentarsi al meglio a quell’evento sportivo che vedrà gli occhi dell’intera nazione sul ‘PaladelMauro’. Ovviamente ci sarebbe anche in questo caso qualche mugugno, eppure siamo certi che questo tipo di soluzione gioverebbe a tutti. Perché seppur ancora lontano c’è anche da dire che al momento l’appuntamento che sta più a cuore alla città è quello catturato dall’Air che è riuscita per la seconda volta nella storia a portare questa competizione al Sud. Proprio per questo sarebbe opportuno non farsi cogliere impreparati e dimostrare di meritare di essere annoverati negli annali della storia della pallacanestro. Avellino ha la possibilità di rilanciare l’immagine della città attraverso un evento sportivo di grossa caratura, di divenire squadra simpatia, così come lo era per il calcio negli anni d’oro della A. La piccola Avellino ha la possibilità di diventare grande, per farlo però, come ha sottolineato il Presidente del Coni Saviano c’è bisogno di tutti dell’aiuto e dell’impegno di ogni singola componente.
Certo è che – anche se l’appuntamento fa gola – non tutto può convergere sull’Air.
Il capoluogo irpino merita altri ‘momenti di gloria’ per quel rilancio tanto declamato. Anche se a volte sembra facile perdersi in un bicchier d’acqua.
Insomma, il gusto dell’amministrazione questa volta non sembra in sintonia con quello dell’opinione pubblica locale. Non resta che valutarne gli effetti…
Redazione Irpinia
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