Pace fatta per la manifestazione del 2 agosto a Bologna tra Libero Mancuso, assessore comunale alla Sicurezza e il ministro all’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi. Archiviata la gaffe dell’assessore che ha definito il ministro avellinese “una persona incolore”, Rotondi era pronto a disertare la cerimonia del 2 agosto alla stazione di Bologna per ricordare la strage del 1980. Poi la ricucitura. E dire che a chiedergli di intervenire era stato lo stesso premier Silvio Berlusconi per sostituire il Guardasigilli Angelino Alfano che ha preferito evitare la piazza di Bologna dove Rifondazione Comunista aveva preparato una contestazione. Il Comune è dovuto correre ai ripari per evitare l’incidente diplomatico con Palazzo Chigi. Mancuso ha precisato che non voleva offendere nessuno, mentre il sindaco Sergio Cofferati ha preso carta e penna per rassicurare l’esecutivo e lo stesso ministro Rotondi anche attraverso una telefonata.
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