Gesualdo, via al cartellone civile con Paolini e il genio di Galileo

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Avellino – S’inaugura con il più grande affabulatore del teatro italiano la nuova rassegna di Teatro Civile del “Carlo Gesualdo” di Avellino, il quarto cartellone della stagione 2012-2013 che si affianca ai programmi di prosa, musica, danza e comicità già in corso. Ad Avellino arriva Marco Paolini con “Itis Galileo”, impareggiabile lezione di “impegno civile” che domenica 13 gennaio alle 18.30 l’attore regalerà al pubblico avellinese.
Con il grande Marco Paolini, riparte la stagione del Teatro Civile che il “Carlo Gesualdo” di Avellino, guidato da Luca Cipriano, ha organizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo.
Giunta alla quarta edizione, la rassegna muoverà i suoi primi passi proprio raccontando la parabola del genio di Galileo, dalla sua costante ricerca “Sui massimi sistemi”, passando per le sue debolezze, fino al suo piegarsi, ormai vecchio e praticamente cieco, al cospetto del tribunale dell’Inquisizione.

“Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto”. Da questa logica considerazione parte il lavoro di approfondimento che Marco Paolini e Francesco Niccolini dedicano alla figura del padre della scienza moderna. L’incarnazione moderna dello scienziato che “provando e riprovando” riesce ad arrivare ad una verità scientifica.

Sviscerando Galileo, scandagliando la sua esistenza, i suoi patemi, le sue perplessità e le sue estreme convinzioni, Paolini consegna al pubblico un personaggio prismatico, reso umano e affascinante da una prosa teatrale che ha ormai raggiunto uno stile inequivocabile e allo stesso tempo godibile con rimandi e omaggi alla Commedia dell’Arte e al teatro shakespeariano.

“Viviamo in un tempo in cui la magia è tornata a governare il futuro – spiega l’attore, regista e produttore Paolini – Sarà perché le leggi dell’economia non sono leggi matematiche e contengono una componente di caso molto rilevante, sta di fatto che il nostro mondo cerca consolazione negli astri. E mi stupisce che, 400 anni dopo la consacrazione dell’universo post-rivoluzione copernicana, tutti i giorni molti tra noi consultino le previsioni dell’oroscopo che utilizzano le stelle fisse di Tolomeo”.

Lo spettacolo di Paolini è un susseguirsi di personaggi mossi da granitiche certezze e dubbi amletici. Ecco allora gli interrogativi che sorgono nel chiamare in causa Galileo. Forse la Ragione ha perso il suo fascino? Forse la Scienza ha deluso? Forse non esiste una Morale laica? Questo spettacolo non si limita ad affrontare la tradizionale dialettica tra Fede e Ragione, che ha segnato la storia del Seicento, ma aggiunge un elemento: la Superstizione, nel tentativo di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, il pubblico che non riuscirà a rimanere seduto tranquillo e passivo in platea.

La quarta edizione della rassegna di Teatro Civile del “Carlo Gesualdo” di Avellino, proseguirà venerdì 25 gennaio con il concerto-spettacolo contro ogni forma di razzismo di Moni Ovadia dal titolo «Senza Confini. Ebrei e Zingari». Giovedì 14 febbraio, invece, sarà la volta del duo composto da Claudio Santamaria e Filippo Nigro che porteranno sul palcoscenico del “Gesualdo” ‘Occidente Solitario’ il tragicomico conflitto tra due fratelli irlandesi tratto da Martin McDonagh per la regia di Juan Diego Puerta Lopez. Chiuderà la rassegna dedicata al Teatro Civile lo spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Monica Guerritore su Oriana Fallaci, che sarà di scena al Comunale di Avellino il 27 febbraio con “… Mi chiedete di parlare”.

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