Gestione rifiuti, in Regione si studia la soluzione per il futuro

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Modificare l’organizzazione degli Ambiti territoriali ottimali privilegiando la omogeneità territoriale ed aprire un tavolo nazionale per la salvaguardia dei lavoratori dei Consorzi di bacino: è quanto è emerso dalle audizioni con i Sindaci delle province di Avellino e Benevento e con le organizzazioni rappresentative degli enti locali, con le quali la VII Commissione permanente Ambiente, Protezione civile, Energia, presieduta da Luca Colasanto (PdL) ha aperto il serrato calendario di ascolto del territorio sul disegno di legge, ad iniziativa dell’assessore regionale Giovanni Romano, per il riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Pur esprimendo sostanziale condivisione del disegno di legge che, in linea con la norma nazionale, fa dei Comuni i principali attori del servizio di gestione dei rifiuti urbani, i Sindaci hanno evidenziato la necessità di approvare di una legge che recepisca “le proposte di chi rappresenta e vive il territorio e i suoi problemi”, soprattutto in relazione alla composizione degli A.T.O. che – hanno sottolineato – “devono essere ispirati alla omogeneità territoriale e all’effettivo raccordo delle attività allo scopo di garantire la concreta attuazione della normativa ed un servizio di gestione dei rifiuti efficace ed efficiente”. I rappresentanti del popolo hanno, inoltre, rimarcato che il disegno di legge presenta alcuni aspetti che si riconducono alla provincializzazione del ciclo dei rifiuti, che vanno superati in linea con l’abolizione delle Province. Dello stesso avviso i rappresentanti dell’Associazione dei Comuni e dei Piccoli Comuni che hanno evidenziato, i primi, la necessità di “garantire ai Comuni la possibilità di autodeterminarsi su scelte fondamentali per il proprio territorio che essi saranno chiamati ad attuare” e, i secondi, “l’opportunità di favorire la centralizzazione delle attività di gestione dei rifiuti su base provinciale e regionale per evitare frammentazioni gestionali e infiltrazioni criminali”. Sull’altro tema centrale della normativa, il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, del personale dei Consorzi di bacino della Regione agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, i Sindaci hanno espresso condivisione della volontà di salvaguardare i livelli occupazionali e il futuro dei lavoratori, sottolineando, però, che è necessario affrontare la problematica su un tavolo nazionale con la partecipazione del Governo per reperire le necessarie risorse economiche di cui i Comuni sono carenti. “Sono soddisfatto per l’ampia e approfondita partecipazione – ha commentato il Presidente Colasanto – ; il nostro obiettivo è garantire l’approvazione entro il termine del 31 dicembre 2013 di una legge che sia condivisa dai territori e che funzioni per segnare una svolta positiva nel settore dei rifiuti. Per questo proseguiremo in un calendario serrato di audizioni e siamo certi che, attraverso questo proficuo e costruttivo confronto, raggiungeremo tutti insieme l’obiettivo”. “Dopo aver ascoltato questi primi Sindaci, sono ancora più convinto della necessità di approfondire i diversi aspetti della questione, anche in riferimento ai dettagli operativi e gestionali del servizio sui quali si giocherà il successo o l’insuccesso della normativa” – ha aggiunto il consigliere Antonio Amato (Pd), presidente della III Commissione speciale controllo bonifiche e siti smaltimento rifiuti, che ha sottolineato: “i Sindaci hanno sollevato diverse questioni critiche sulla normativa ed hanno condiviso la nostra preoccupazione per la salvaguardia dei lavoratori che va portata all’attenzione del Governo nazionale per ottenere le necessarie risorse”. Ai lavori della Commissione hanno preso parte anche i consiglieri Donato Pica (Pd) e Eduardo Giordano (I Moderati-gruppo misto. “Il disegno di legge va modificato nel senso di un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella individuazione della forma associativa per la gestione dei rifiuti e di una migliore ridefinizione degli Ambiti territoriali ottimali, secondo criteri di omogeneità territoriale e di efficienza del servizio, che oggi vede Comuni geograficamente distanti accorpati e potenzialmente impossibilitati ad agire”- ha sottolineato il consigliere Pica, che ha espresso “ampia e convinta disponibilità a sostenere le ragioni dei Sindaci e a trasformarle in emendamenti al disegno di legge”. Dello stesso avviso il consigliere Giordano per il quale “è fondamentale recepire le proposte dei Comuni che sono i protagonisti della gestione dei rifiuti e vanno messi nelle migliori condizioni di operare per rendere il sistema quanto più efficiente e funzionante”. Entrambi gli esponenti dell’opposizione hanno sposato la proposta dei Sindaci di sollevare all’attenzione del Governo nazionale la problematica del futuro dei lavoratori dei Consorzi di bacino.

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