Due serate all’insegna della garbata eleganza e dell’ironia. Sabato e domenica al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino è di scena Pigmalione, la più nota tra le opere teatrali di George Bernard Shaw nella versione diretta da Roberto Guicciardini con l’interpretazioni di Geppy Gleijeses.
In Pigmalione, Shaw affronta i temi fondamentali della sua polemica: la lingua, la discriminazione sociale, l’assistenzialismo l’emancipazione della donna. Henry Higgins, eccentrico professore di fonetica, scommette con il colonnello Pickering di riuscire a educare in soli tre mesi una piccola fioraia ambulante, Eliza Doolittle, a parlare come una gran dama, fino a farla scambiare perfino per una duchessa. Ha inizio dunque una rigorosa opera di educazione a cui contribuisce anche la signora Higgins, madre di Henry. In casa di lei Eliza fa la conoscenza di Freddy Eynsford Hill che resta affascinato dalla ragazza.
Finalmente Higgins la presenta ad una festa d’ambasciata, spacciandola con successo per una duchessa ungherese. Ma Eliza, stanca di essere trattata “come una cavia” gli annuncia che se ne andrà.
Pigmalione, scritta nel 1914, è una commedia di maniera del primo novecento, ricca di humour e garbata eleganza. La bella favola di Eliza Doolittle, una sorta di ‘Cenerentola della belle époque’, ha avuto nel corso degli anni un notevole successo di pubblico; impossibile dimenticare il musical con Julie andrews e la versione cinematografica con Audrey Hepburn (My fair lady, 1964).
In questa nuova versione, diretta da Roberto Guicciardini, ad interpretare il severo professor Higgins troviamo Geppy Gleijeses accompagnato da Marco Messeri, Valeria Fabrizi e Marianella Bargilli nel ruolo della fioraia Eliza.
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