Ariano Irpino – (dall’inviato) – “Siamo contro la riapertura della discarica di Difesa Grande e combatteremo nelle sedi istituzionali competenti il decreto legge che prevede la requisizione degli impianti sottoposti a sequestro. Siamo rispettosi della legge e manifesteremo pacificamente e democraticamente il nostro dissenso, come avvenne nel 2004”. Lo ha affermato il sindaco Domenico Gambacorta in occasione della manifestazione organizzata questa mattina ad Ariano Irpino, nella roccaforte di Cardito. Circa duemila persone hanno risposto all’appello lanciato ieri sera dalle istituzioni locali, che hanno chiamato a raccolta la città per svolgere attività di sensibilizzazione verso il problema della emergenza rifiuti. Atteso l’intervento del primo cittadino, che prima di salire sul palco ha indossato la fascia tricolore, “perché – ha spiegato per noi popolazione civile e rispettosa delle leggi la fascia rappresenta ancora lo Stato”. Il suo intervento è stato particolarmente incisivo ed ha incassato l’apprezzamento unanime delle forze politiche e della piazza, che hanno mostrato di approvare la linea di condotta assunta dall’amministrazione. Gambacorta ha sottolineato che la città non ci sta a passare come incivile ed ha rilanciato la storia e le tradizioni di un popolo, quello arianese, che non ha mai dato prova di essere ribelle o terrorista. E la prova maggiore è stata fornita proprio in occasione dell’apertura della discarica di Difesa Grande, che ha servito la Regione per tanti anni senza mai dare segni di insofferenza; almeno fino a quando la misura non è stata colma. Sul “caso” Bertolaso ha commentato affermando che in tanti anni di storia democratica la piazza Plebiscito ha ospitato migliaia di comizi, anche in momenti di tensione sociale, ma mai a nessuno è stato proibito di intervenire. Il sindaco ha sintetizzato il colloquio telefonico intercorso con il presidente del consiglio Romano Prodi, al quale ha ribadito che la discarica non può essere riaperta per ragioni giuridiche, tecniche, morali ed etiche che sono evidenti agli occhi di tutti. Ha invitato la popolazione a mantenere la calma, perché la protesta civile e pacata, accompagnata alle battaglie sul piano istituzionale riusciranno a far uscire Ariano dall’incubo e a scrivere la parola fine alla eterna storia di Difesa Grande. Ha fatto appello all’unità, senza distinzione di alcuna natura, perché è in gioco la dignità di un popolo che è stato attaccato utilizzando un decreto legge ingiusto, aggressivo ed illegittimo.
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