Galasso a tutto campo tra conferenza programmatica e minirivoluzione

Avellino – Trasporti, commercio, infrastrutture… ma soprattutto programmazione. Dieci giorni, o poco, più, separano l’amministrazione Galasso dall’atteso vertice programmatico che vedrà sul tavolo riflessioni e proposte per una città ‘pensata’. “Non una passerella di progetti realizzati e non – spiega il sindaco di Avellino Pino Galasso – ma un momento di confronto dal quale partire per rendere possibile quell’idea di sviluppo non solo infrastrutturale ma anche e soprattutto socio-economica”. E se da una parte il numero uno di Palazzo di Città mantiene l’assoluto riserbo sui temi attorno ai quali verterà l’incontro, dall’altra lascia intendere chiaramente la soddisfazione per i suoi primi due anni di amministrazione. “Un bilancio più che positivo – precisa – a cui si aggiungeranno numerosi progetti in via di cantierizzazione”. Ma è sul fronte produttivo che Galasso&co intendono recuperare un sistema che per troppo tempo è rimasto a ‘bagno maria’, ancorato a schemi, strutture e modelli di sviluppo che purtroppo mancano della password necessaria per entrare in quel tipo di competizione oggi imposto dalle nuove regole del mercato globale. “La Conferenza programmatica – continua Galasso – cade alla vigilia della programmazione dei fondi strutturali 2007/2013, ragione per cui Avellino dovrà farsi trovare pronta”. Insomma bisogna uscire dall’angolo. L’Irpinia sarà al centro del corridoio ottavo, quello di collegamento verso l’ Est, ovvero al centro di un sistema integrato nazionale che, individuando l’Italia quale piattaforma logistica europea protesa verso il Mediterraneo e l’Adriatico, inserisca la provincia di Avellino all’interno dei principali flussi diretti verso oriente. L’Irpinia dunque vola alto… ma a riportare tutti con i piedi per terra ci pensa lo spettro crisi. “La conferenza programmatica non è propedeutica ad un eventuale rimpasto in Giunta – conclude il sindaco -. Si tratta di questioni assolutamente disgiunte… e poi chi ha detto che il rimpasto sia scontato?”. (di Marianna Morante)