Fuochi pirotecnici illegali, due negozi cinesi nei guai

0
362

I Carabinieri della Compagnia di Avellino, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, hanno proceduto ad ispezionare svariati esercizi commerciali riscontrando che la maggior parte di essi rispettano le normative vigenti.

In due casi, invece, sono state riscontrate delle irregolarità che hanno portato al deferimento in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria dei due titolari, entrambi di origine cinese. 

Nello specifico, ad Atripalda, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino, nel corso di un controllo presso un locale negozio di articoli cinesi, hanno constatato che l’esercizio era sprovvisto dell’autorizzazione per l’installazione ed l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza, rilasciata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Avellino previa presentazione di apposita istanza.

A carico del 26enne titolare dell’esercizio, oltre alla prescrizione per un importo di circa 1.500 euro, è scattata pertanto la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo. Nel corso del medesimo controllo i militari hanno contestato la ““maxi-sanzione per il lavoro irregolare”, per un importo complessivo di euro 14mila, ed hanno adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale che impiegava 4 lavoratori “in nero”.

I Carabinieri della Stazione di Solofra, all’esito di un controllo presso un negozio cinese, hanno accertato la detenzione per la vendita di fuochi pirotecnici di dubbia provenienza, recanti false etichette. Anche in questo caso il responsabile dell’esercizio è stato denunciato alla citata Autorità Giudiziaria perché ritenuto responsabile di introduzione nello stato e commercio di prodotti con etichette false, ricettazione, frode in commercio nonché omessa denuncia e commercio abusivo di materiale esplodente.

Oltre un migliaio di fuochi pirotecnici illegali, di vario tipo, sono stati sottoposti a sequestro