VALLO LAURO- Il gruppo degli incidenti falsi operante nel Vallo di Lauro per alcuni dei sinistri inventati aveva usato un “natante in legno” e “gozzo”, entrambi riferibili come ipotizzano Polizia e Procura proprio al trentanovenne avvocato e ai due procacciatori alla guida del sodalizio disarticolato grazie alle indagini del personale agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi. Il primo incidente che vede comparire il natante in legno avviene, anzi sarebbe stato inventato il 31 gennaio del 2020, quando un trattore avrebbe urtato in retromarcia il fianco sinistro del natante in rimessaggio nella zona. La donna a cui era stata attribuita la proprietà del natante in legno avrebbe evidentemente disconosciuto il possesso dello stesso. Un natante in legno era spuntato già qualche anno prima per un altro indennizzo di circa ventimila euro a seguito di un presunto incidente inventato a San Valentino Torio in provincia di Salerno. Anche in questo caso tutto organizzato dallo stesso gruppo. Anche stavolta una manovra di un trattore e il danno alla fiancata destra del natante. Stesso luogo, un anno dopo, il 4 aprile 2019 e un diverso proprietario per un natante colpito però sempre al fianco destro dalla manovra di un trattore. Qualche giorno dopo, 15 aprile 2019, un altto incidente con un natante, questa volta a Domicella, dove sempre per una manovra di un mezzo agricolo. Nei due casi gli inquirenti avrebbero accertato che il natante era di proprieta’ dello stesso avvocato. Secondo le indagini per evitare che si potesse comprendere che si trattava dello stesso natante, in alcune occasioni veniva anche camuffato e verniciata diversamente. Stessa modalità avvenuta per altri due incidenti a Serino e a Quindici che avevano visto coinvolti un trattore ed un natante.
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