Fp Cgil: “Asl ferma da tre anni sulla stabilizzazione di venti operatori. Pronti alla protesta”

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La Segreteria Generale della Funzione Pubblica Cgil di Avellino Licia Morsa denuncia il perdurante immobilismo dell’ASL di Avellino in merito al procedimento di stabilizzazione di circa venti operatori sanitari, nonostante siano trascorsi tre anni dalle prime rassicurazioni fornite dall’Azienda e nonostante la piena maturazione dei requisiti previsti dalla normativa vigente.

La FP Cgil ribadisce che le lavoratrici e i lavoratori interessati risultano in possesso dei requisiti di cui alla cosiddetta lettera C della Legge di Bilancio 2022, come confermato dalla stessa Direzione Strategica dell’ASL. Il mancato completamento dell’iter costituisce un ritardo ingiustificato che determina una disparità di trattamento tra soggetti in identica posizione giuridica e contrattuale.

«Le non risposte non possono essere le soluzioni delle questioni» — sottolinea la FP Cgil — evidenziando come la persistente assenza di comunicazioni formali e di atti amministrativi concreti configuri un comportamento omissivo non più sostenibile.

Gli operatori coinvolti hanno prestato servizio continuativo per anni all’interno dell’Azienda sanitaria, contribuendo in maniera determinante alla garanzia dei livelli essenziali di assistenza, soprattutto durante la fase emergenziale della pandemia da Covid-19.

«Sollecitiamo l’ASL di Avellino a procedere senza ulteriori indugi all’adozione degli atti necessari al perfezionamento della stabilizzazione» — prosegue il sindacato — «ripristinando la procedura amministrativa e tutelando l’affidamento legittimamente maturato dai lavoratori».

La FP Cgil annuncia infine che, in mancanza di riscontri tempestivi, si riserva di attivare tutte le forme di mobilitazione e tutela previste, al fine di garantire il pieno riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.