Amori tra i banchi, studiosi doc, storie, racconti, aneddoti. La “Masi” di Atripalda è stata tutto questo per decenni, rappresentando un punto di riferimento non solo per i giovani della città del Sabato, ma di tutto il comprensorio.
L’edificio di via Piandodardine, come si dice dalle nostre parti, è “fatto vecchio”. Ed i segni del tempo che trascorre inesorabile, hanno reso necessario il suo abbattimento. Per Atripalda, quella di oggi, 27 luglio 2023, è una data storica. Poco dopo le 15, i primi “colpi” di ruspa hanno cominciato a mandare giù un pezzo di vita e di storia della città.
L’abbattimento non si esaurirà in pochi giorni. Nel pomeriggio ha preso il via, sarebbe dovuto iniziare questa mattina, ma ci sono stati dei piccoli problemi. Domani ci sarà un “rallentamento” ma da lunedì si inizierà ad operare di gran lena, nella speranza di poter terminare il tutto nel giro di una settimana.
Parliamo di lavori molto delicati, dunque le previsioni sono ovviamente da prendere con le pinze. La cosa importante è che tutto ha avuto inizio.
La “Masi” era stata svuotata tra la fine dell’anno scorso e l’inizio del 2023. I circa 350 alunni sono stati trasferiti, agli inizi di gennaio, al primo piano dell’edificio del supermercato “Pam” di contrada San Lorenzo, locali per i quali il Comune paga un fitto mensile.
Per far sì che il cantiere di via Pianodardine diventasse pienamente operativo, con la comparsa delle ruspe avvenuta oggi, sono quindi trascorsi un bel po’ di mesi. Ad edificio abbattuto, verso la seconda metà di agosto dovrebbero partire i lavori di adeguamento sismico, efficientamentio energetico e incremento dell’attrattività del corpo aule del plesso scolastico.
I lavori – i finanziamenti sono stati reperiti dall’amministrazione guidata dal precedente sindaco, Giuseppe Spagnuolo – dovrebbero durare circa 36 mesi, ma il condizionale è d’obbligo. Oggi pomeriggio sul posto, a “vigilare”, il sindaco Paolo Spagnuolo, l’assessore alla Pubblica Istruzione Lello Labate e l’assessore allo Sport Antonio Guancia.