FOTO / “Nessuno vince questa battaglia da solo: restiamo uniti e facciamo pensieri positivi”. Covid, il messaggio di speranza di Vescovo Arturo

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Alfredo Picariello – “Nessuno può vincere questa battaglia da solo, restiamo uniti e facciamo pensieri positivi”. E’ un messaggio forte, di speranza, quello che Monsignor Arturo Aiello, vescovo di Avellino, lancia a tutti attraverso i giornalisti, prima dell’inizio della santa Messa che, come ogni anno, il 2 novembre, si tiene al cimitero, in occasione della ricorrenza della commemorazione di tutti i defunti (presenti i sacerdoti di varie parrocchie, il sindaco Festa, il comandante dei vigili urbani, Arvonio e quello dei vigili del fuoco, Ponticelli, la Misericordia di Avellino con il suo presidente, D’Avanzo).

Un giorno di ricordo che cade, quest’anno, in un momento particolarmente difficile, delicato, proprio quando il coronavirus sta tornando prepotentemente all’attacco. “I defunti – dice il Vescovo di Avellino – possono aiutarci ad affrontare meglio la vita, ci aiutano a vivere anche le difficoltà che affrontiamo”.

“Questa seconda ondata ci mette difronte a tanti problemi – spiega Aiello -. E’ nuovamente messa in forse tutta l’impalcatura del nostro vivere quotidiano. Speriamo di reggere. Ce la faremo nella maniera in cui tutti noi resteremo uniti e collegati, gli uni con gli altri. Nessuno di noi può vincere questa battaglia da solo. Oggi è importante la preghiera per i nostri defunti e con i nostri defunti, è rivolta a loro in particolare, affinché ci facciano stare tutti insieme, pronti a fare muro contro questa invasione”.

Aiutano a fare muro, in particolar modo, le Caritas diocesane, ben radicate su tutti i territori. “Sono un ultimo, importante baluardo. Tutte le diocesi sono in prima linea e spesso riempieno dei vuoti che, altrimenti, resterebbero totalmente sguarniti. Tante persone spesso sembrano essere invisibili, invece è importante essere accanto a tutti ed in questo, le Caritas svolgono un ruolo fondamentale, perché in tanti che non sono censiti, sono conosciuti invece direttamente dagli operatori”.

Irpinia terra di frontiera: qui, forse, è tutto ancor più difficile. Il Vescovo è molto chiaro: “I problemi del nostro territorio sono preesistenti al covid. Oggi si aggiunge male al male. Scontiamo le difficoltà di tutte le aree interne, con l’enorme disagio della mancanza di lavoro che fa andare via folle immense”.

Il messaggio, dunque, è forte e diretto: “E’ importante avere coraggio, affrontare questo periodo con quel coraggio che affonda le proprie radici nella speranza e che produce anticorpi postivi, senza far abbassare le difese immunitarie. Bisogna fare pensieri positivi, fare dei progetti, sognare, guardare sempre avanti”.