FOTO / “Manzo è a Prata. Chi sa qualcosa confessi subito, perché il corpo di Mimì parlerà”. 4 mesi dopo l’avvocato Renna non ha dubbi

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Alfredo Picariello – “Il corpo senza vita di Domenico Manzo è a Prata, in zona stazione”. Sembra non avere dubbi l’avvocato Federica Renna, il penalista che sin dalla sera dell’8 gennaio, la maledetta sera della scomparsa del muratore 69enne, segue i figli di Mimì e la famiglia.

Non perché lo sappia che Manzo sia a Prata, chissà dove. Lo deduce dal fatto che le ricerche di carabinieri e vigili del fuoco si siano ormai concentrate in una determinata area. Anche questa mattina le forze dell’ordine sono tornate vicino la stazione ferroviaria di Prata Principato Ultra, nei pressi del posto dove Manzo è stato visto per l’ultima volta prima di far perdere le proprie tracce, forse non in maniera volontaria, come appare sempre più probabile.

I caschi rossi sono arrivati sul ponte tra Tufo e Prata alle 9 di questa mattina ed hanno fatto volare i droni, per scandagliare ogni minima parte del fiume che scorre lì vicino. Pochi giorni fa, le ricerche, senza esito, si erano tenute nei pressi della basilica dell’Annunziata, ubicata più o meno sempre da quelle parti.

“In queste ultime settimane – dice l’avvocato Renna – i carabinieri hanno interrogato tantissime persone, soprattutto giovani, ragazzi dell’età dei figli di Domenico (Romina, la figlia maggiore, è stata ascoltata, per sua stessa ammissione, per otto ore). E’ probabile che siano emerse indicazioni utili. So che si sono anche delle intercettazioni al vaglio degli inquirenti. Tutto ciò ha indotto i carabinieri ad effettuare ricerche più dettagliare e mirate, sempre nella stessa zona. A questo punto, appare chiaro che, per le forze dell’ordine, il corpo senza vita di Mimì sia da queste parti”.

La verità. Orami tutti vogliono sapere cosa sia accaduto al 69enne, ex muratore, con un passato da calciatore. A cominciare, ovviamente, dalla famiglia. Fratelli e sorelle, non solo i figli. “Se qualcuno sa qualcosa – sostiene ancora l’avvocato Federico Renna – forse è meglio che parli. E’ preferibile una confessione adesso, perché il corpo di Mimì, una volta ritrovato, parlerà. Prima o poi accadrà. Meglio venire adesso allo scoperto. Lo merita la famiglia, lo merita il paese di Prata, una piccola comunità che ancora oggi è sconvolta”.