FOTO / L’azienda ospedaliera con l’associazione “Baobab”: anche Avellino si prodiga per il Burkina Faso

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“C’è chi guarda le cose come sono e si chiede perché. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo “Perché no?”. Questa frase di Kennedy campeggia ben in evidenza sul sito di “Baobab Amici di Tampellin”, una ODV (Organizzazione di Volontariato), nata il 4 aprile 2008 dall’impegno di un gruppo di amici attivi dal 2003 sul territorio di Tampellin nel Burkina Faso, con un progetto di partenariato solidale.

“La nostra mission – è scritto sempre su sito – è assicurare agli abitanti dei villaggi, con particolare attenzione alle donne ed ai bambini, il diritto alla salute ed all’istruzione e, più in generale, contribuire a migliorare le loro condizioni di vita attraverso interventi condivisi”.

In pratica, viene assicurato agli abitanti di 13 villaggi della Savana Burkinabè il diritto alle cure mediche ed il diritto all’istruzione di base.

Una piccola, ma importante, goccia nel mare arriva anche dal capoluogo irpino. L’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, infatti, ha donato un’autoambulanza, arredi scolastici e attrezzature sanitarie in disuso all’associazione.

Questa mattina, nell’aula magna della Città ospedaliera, Salvatore Carrese, presidente dell’associazione di volontariato impegnata prevalentemente a Tampellin, un piccolo villaggio rurale del Burkina Faso (dove ha realizzato un centro sanitario e un centro scolastico con animazione giovanile), ha incontrato il Direttore Generale dell’Azienda “Moscati, Renato Pizzuti, per portare i suoi personali ringraziamenti per il gesto di grande solidarietà.

L’incontro, organizzato dalla pediatra del Moscati nonché volontaria dell’associazione, Maria Majorana, è stato un’occasione per evidenziare l’importanza della collaborazione con le associazioni che si dedicano allo sviluppo dei Paesi disagiati.

Il manager Pizzuti ha voluto a sua volta ringraziare i volontari per l’importante e difficile lavoro che svolgono e ha auspicato che il loro contributo possa, in questo particolare momento storico, concentrarsi sulle vaccinazioni anti Covid-19 proprio nei Paesi africani.