Alpi – La crisi “morde”. Eccome se morde. Sulle nostre spalle è come se fosse passato un altro terremoto. E dunque, il mitico titolo de “Il Mattino” del 1980, non sembra esagerato e viene rievocato fieramente dai tanti che ieri sera, in piazza Libertà ad Avellino, si sono ritrovati non per protestare, ma per far sentire la propria voce e le loro proposte al Governo.
Avellino si è distinta in positivo come sempre. Quella di ieri, è stata una manifestazione pacifica, composta, ordinata, mai sopra le righe. Complice anche una serata ancora abbastanza mite e una piazza Libertà, come sempre, molto bella. Distanziamento e mascherine. In sottofondo, spesso le note di Pino Daniele. Cartelli con su scritto “Fate presto”. E poi la lettura del documento da parte del giornalista di Telenostra Ottavio Giordano.
Qualche fumogeno e qualche capo ultrà che passa. Ma è tutto sempre molto ordinato e corretto. Il documento stilato arriverà nelle mani del Prefetto, dopo essere stato consegnato, a fine manifestazione, ad un funzionario.
Diversi i punti segnalati al massimo rappresentante di Governo in Irpinia, diverse le proposte. Ad esempio: ampliare il reddito di emergenza rendendolo universale e individuale per garantire tutti i lavoratori esclusi dagli aiuti; sospensione da parte dei Comuni delle imposte Tari; aiuti immediati ai settori colpiti; blocco degli affitti, blocco dei mutui e del pagamento delle utenze; investimenti immediati in welfare e, in particolar modo, in trasporti, istruzione e sanità; screening di massa, tamponi e mascherine gratis; assunzione del personale medico che già è in graduatoria; garantire il normale iter di cure per pazienti affetti
da altre patologie che ne hanno bisogno, senza ritardi.
E’ una bella serata, l’ultima di ottobre. Il “popolo” sceso in piazza ora attende risposte dal prefetto di Avellino Paola Spena. Si spera in un incontro già domani.