FOTO / Goalball, la Nazionale ad Avellino. “Non ci sono limiti per i non vedenti”

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Weekend di allenamenti per la nazionale italiana di Goalball che ieri e oggi ha lavorato ad Avellino nella palestra del Liceo “Publio Virgilio Marone”, istituto che in passato ha già ospitato numerose manifestazioni della Fispic grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Lucia Forino. Agli “ordini” del tecnico Domenico Napoletano e del vice allenatore Gennaro Florio, sono scesi in campo Salvatore Parisi, Christian Belotti, Lorenzo Pennino, Giuseppe Praticò, Chen Li, Christian Mair e Filippo Pezzotta. Prosegue dunque la preparazione in vista dei Campionati Europei di Goalball in programma a Rotterdam, in Olanda, dall’8 al 17 agosto prossimi.

“Lavorare con atleti ipovedenti è un’esperienza gratificante”, sottolinea mister Napoletano. “Sono loro ad insegnare tanto a noi. Per più di dieci anni ho lavorato al “Colosimo” (l’Istituto statale di istruzione superiore “Paolo Colosimo” di Napoli, è un istituto superiore, tra i più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista), come responsabile delle attività sportive, abbiamo fatto un percorso complicato e semplice nello stesso tempo. Molti atleti che oggi fanno parte dell Nazionale arrivano proprio dal “Colosimo”. Per questo sport si fa abbastanza ma si potrebbe fare molto di più. Ci stiamo impegnando per far sì che questo avvenga, siamo alla ricerca di ricambi generazionali. Dato che sono stati chiusi gli istituti specifici per i non vedenti, non tutti sono a conoscenza delle attività che possono praticare”.

“I ragazzi – prosegue Napoletano – hanno perso la priorità di poter fare attività motoria mirata. C’è stato purtroppo un allontamento dal mondo dello sport”.

“Questo sport – sostiene Christian Mair, atleta – aiuta tanto a crescere. Lo consiglio a tutti, dà tante emozioni molto belle. Non è solo uno sport, siamo una grande famiglia”.

Presente anche il vicepresidente federale della Fispic (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) Giuseppantonio Vitale, irpino doc. “Non è soltanto un’occasione di sport ma è anche la possibilità di dimostrare quello che abbiamo sviluppato, a livello culturale, qui ad Avellino in rete con il Comune, con il Coni e il Publio Virgilio Marone. Perché cultura? Perché di solito la persona non vedente viene vista come uno strumento di sofferenza e di limitazione, noi invece dimostriamo che per noi tutto è possibile. Lo sport è inclusione e integrazione e allena anche le emozioni”.

Per Saviano, delegato provinciale del Coni, “l’inclusione viene prima di ogni cosa. Lo sport è solo un mezzo. Ora i genitori sono più propensi ad interfacciarsi con le realtà sportive e quindi c’è meno solitudine. Tantissimi gli ottimi risultati anche a livello internazionale, quindi ben vengano iniziative così”.

“Avellino ha sempre dimostrato grande attenzione alle diverse abilità e allo sport”, dice il sindaco Gianluca Festa. “Sicuramente organizzeremo altre manifestiazioni del genere in futuro, lo sport per noi diventa anche un momento importante di inclusione sociale”.

Infine, tra i presenti anche il consigliere regionale Vincenzo Ciampi. “Lo sport deve essere sviluppato, è una testimonanza di inclusione per la città. Ma a 360°, non solo quello che vediamo in tv”.

Una due giorni molto importante, quindi, con atleti provenienti da varie parti dello stivale, dal Trentino Alto Adige alla Calabria: tra loro alcuni atleti che hanno militato nel Gruppo sportivo di Avellino Nuova Realtà Campana come Gennaro Florio, in veste di allenatore in seconda, Salvatore Parisi, atleta.

Il Goalball è una disciplina praticata da atleti ipo e non vedenti in un campo lungo 18 e largo 9 metri. La squadra in campo è composta da 3 atleti che debbono difendere una porta lunga 9 mt. ed alta metri 1,30, utilizzando un pallone di un peso di 1,2 kg. con alcuni campanelli al suo interno per poter esser intercettato dall’udito degli atleti.
Tutto il campo, sia nel perimetro che nelle aree interne, è delimitato da un nastro con uno spago di 3 mm. tale da poter essere sentito sia con il tatto della mano che con il plantare. Gli atleti disposti a difesa della propria porta con un centrale a 3mt. dalla linea di porta e i due laterali a 1,5 mt. sempre dalla linea della porta, così da non potersi scontrare durante la fase difensiva. La fase di attacco viene svolta da uno dei 3 atleti che, lanciando la palla con le mani, tenterà di fare goal agli avversari. Per ogni partita due tempi effettivi di 12 minuti.

Grande occasione per Avellino nell’ospitare tale evento che mostra come vi sia terreno fertile per lo Sport in tutte le sue declinazioni ed opportunità per tanti aspiranti atleti di vedere da vicino uno sport appassionante.