FOTO E VIDEO / Vaccini a domicilio, l’emozione di chi li fa e di chi li riceve. “Completeremo in 15 giorni”

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Alfredo Picariello – L’entusiasmo è quasi quello dei ragazzini. Contagioso, ma nel senso buono del termine. Non si possono muovere ed allora il vaccino li raggiunge a casa. Finalmente, era ora. C’è l’arzillo vecchietto che ha fatto la guerra e che ammette di non aver avvertito nessun dolore dalla dose. Poi c’è la 93enne che ringrazia più volte. Storie e volti, pieni di umanità. Loro sono gli over ’80, i fragili e i disabili non deambulanti della provincia di Avellino. Da questa mattina sono attive le 12 unità mobili per la vaccinazione domiciliare dell’Asl.

Storie e volti che colpiscono. Anche Maria Giovanna Schettino, medico, e Maria Acierno, infermiera. Sono stanche, in giro da questa mattina alle 8, ma soddisfatte. “Le persone sono entusiaste di vederci”, ammettono. “Nel loro viso c’è entusiasmo, non vedevano l’ora di vaccinarsi. Ci ringraziano, sono felici”.

Piccole, grandi storie. Lentamente si va verso la ripresa. “Sta andando tutto bene”, spiega Maria Morgante, manager dell’Azienda Sanitaria di Avellino. “Tutti aspettavano il nostro ingresso nelle loro abitazioni”. A loro è riservato il vaccino prodotto da Pfizer. “Ogni giorno riusciamo a somministrare 288 dosi al netto delle vaccinazioni che si vanno in Adi che sono altre 66, una per ogni distretto. Il nostro obiettivo è di raggiungere tutti gli appartenenti a queste categorie nell’arco di 15 giorni”.

Nel frattempo, il drive-through si è trasferito dalla caserma Berardi di Avellino. “Oggi e domani – dice ancora la Morgante – saremo a Sturno, per poi spostarci a Lioni fino a giovedì, mentre venerdì, molto probabilmente, ci sposteremo su Moschiano per coprire il Mandamento-Baianese, quindi un’altra parte del territorio irpino. Cercheremo così di completare con i non deambulanti che hanno avuto però la possibilità di spostarsi con le loro macchine”.