FOTO E VIDEO / Omicidio Gioia, i due fidanzati non parlano davanti al giudice. Gli avvocati pronti a chiedere revoca degli arresti

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Alfredo Picariello – Scena muta, bocche cucite. Giovanni ed Elena, i fidanzati che avevano pianificato lo “sterminio” della famiglia di lei, la famiglia Gioia, molto conosciuta e stimata ad Avellino, questa mattina davanti al Gup di Avellino Paolo Cassano, hanno preferito non parlare, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Le accuse nei loro confronti sono gravi. Lui, 22enne di Cervinara, ragazzo “difficile”, avrebbe materialmente ammazzato Aldo Gioia nella tarda serata di venerdì. Pare con sette coltellate. Lei, invece, è accusata di concorso in omicidio. Da venerdì, sono entrambi reclusi in carcere. Volevano togliere tutti di mezzo perché si opponevano al loro fidanzamento.

 

La scelta di non parlare questa mattina davanti al giudice delle udienze preliminari, molto probabilmente, deriva anche dagli avvocati, tutti “nuovi” rispetto a quanto era emerso nelle prime ore. Alla decisione di ieri di non accettare l’incarico di difendere Elena Gioia dell’avvocato Massaro, stamane ha fatto seguito quella dell’avvocato Picca, il quale ha preferito non seguire Giovanni Limata.

Per Elena, la famiglia Gioia si è rivolta all’avvocato partenopeo Cerino, mentre il presunto assassino è difeso dall’avvocato Mario Villani di Benevento. Entrambi, una volta scesi da palazzo di Giustizia, hanno riferito che chiederanno la revoca della misura cautelare al tribunale del Riesame per i loro assistiti.

Oggi si terrà l’esame autoptico sul corpo della vittima e domani pomeriggio, molto probabilmente, i funerali.