FOTO E VIDEO / Covid: 18 marzo per non dimenticare. L’Irpinia ricorda le 300 vittime, il sindaco di Avellino: “Ce la faremo anche stavolta, come nell’80”

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Alfredo Picariello – E’ la sera del 18 marzo di un anno fa: una colonna di mezzi militari attraversa Bergamo con a bordo le bare dei morti a causa del coronavirus. Bare poi trasportate in una dozzina di cimiteri in tutta Italia, perché a Bergamo non c’era più posto. Quella è sicuramente l’immagine simbolo del covid nel nostro Paese. In Irpinia, ce ne sono diverse di immagini simbolo. La zona rossa di Ariano è probabilmente quella più forte. Le strade vuote del Tricolle, il silenzio rotto solo dalle sirene delle ambulanze, il contagio che si espande a macchia d’olio.

Ieri, a distanza di un anno, con l’approvazione di una legge, è stata istituita la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia: sarà celebrata ogni 18 marzo. Il prezzo pagato dall’Italia al coronavirus è di 100 mila vittime. 300 i morti in provincia di Avellino.

A Bergamo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide in memoria delle vittime della pandemia, mentre una voce fuori campo ha letto il testo della poesia incisa sulla lapide, scritta da Ernesto Olivero, fondatore del Sermig (Servizio missionario Giovani). Palazzo Chigi ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea in tutti gli edifici pubblici del Paese.

In Irpinia, bandiere a mezz’asta presso la sede dell’Asl di Avellino. L’Azienda Sanitaria Locale ha ricordato le vittime dell’epidemia, tra medici, personale sanitario e semplici cittadini, che hanno pagato con la vita il prezzo dell’emergenza sanitaria.

Bandiere a mezz’asta anche al Consiglio Regionale della Campania. “Ricordiamo con immenso dolore tutte le vittime del coronavirus, questa terribile pandemia che ha stravolto il mondo intero e per la quale l’Italia ha pagato un prezzo enorme in termini di vite umane, sanitari ed economici. Nella Giornata dedicata alle vittime della pandemia, ricordiamo intensamente i nostri connazionali e ci stringiamo forte ai loro familiari, nella certezza che, uniti e solidali, rispettando le regole e accelerando sulle vaccinazioni, usciremo definitivamente da questo tunnel”, ha detto il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero.

L’invito della Presidenza del Consiglio è stato raccolto anche dall’Associazione Nazionale dei Comuni italiani. Alle 11 in punto, toccante cerimonia presso Palazzo di Città di Avellino. Il sindaco Gianluca Festa, con tanto di fascia tricolore, insieme a buona parte della sua giunta, ha osservato un minuto di silenzio.

“In Irpinia abbiamo vissuto – ha detto Festa – il terremoto del 1980, quindi nessuno come noi può comprendere questo dramma. Sappiamo come affrontare queste tragedie. Ricordo perfettamente, ancora oggi, quando personalmente mi recai a porgere le condoglianze ai familiari della prima vittima di covid, a Bellizzi. Abbiamo perso tanti nostri concittadini, tanti nostri conterranei. Un lutto enorme. Ma sono sicuro che ce la faremo anche stavolta”.

Bandiere del Municipio a mezz’asta da questa mattina ed un sentito pensiero da parte dell’amministrazione nei confronti delle tante persone che non ci sono più, stroncate da questa terribile pandemia, anche a Grottaminarda.