A dirlo è un rapporto, per l’esattezza il rapporto Mal’aria Legambiente del 2022: Avellino è la città più inquinata del Mezzogiorno e una delle 17 più inquinate d’Italia. Roba di non poco conto, insomma: addio alla verde Irpinia, addio alla piccola Svizzera. Una vera e propria “catastrofe”, difronte alla quale, come al solito, la politica sembra impreparata, se non addirittura sorda, almeno fino a questo momento.
Fino ad oggi, infatti, in città l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Festa, ha fatto poco o niente. I giovani sono preoccupati e, come è accaduto in altri capoluoghi italiani, sono scesi in piazza per la giustizia climatica e per la pace.
A Festa&Co questa mattina saranno fischiate le orecchie, perché – in modo corretto ma ben visibile – i ragazzi si sono rivolti a loro, quando Antonio Dello Iaco, giovane attivista, ha indossato una fascia con su scritto politico ed ha indossato un naso rosso. Un messaggio chiaro: “Politici pagliacci e bugiardi”. E poi la sveglia, per indicare che il tempo è ormai scaduto.
Insomma, sono i giovani a dover dare la “sveglia” alla politica, per l’ennesima volta. Non erano più di 60 questa mattina, ma si sono fatti sentire, hanno bloccato la città per un po’ di tempo e l’hanno anche colorata, partendo da campetto Santa Rita per arrivare in piazza Libertà.