Marco Imbimbo – In città tiene banco la questione sull’edilizia scolastica, con il sindaco Paolo Foti alle prese con l’eventuale chiusura di scuole di competenza comunale, ma anche con gli avvisi di garanzia, giunti a sei da quando è sindaco.
«Non mi sento un perseguitato della Magistratura – sottolinea – anzi come dice la parola stessa, si tratta di una garanzia per chi è sottoposta a valutazione dell’autorità giudiziaria, se poi per l’opinione pubblica è una condanna a morte è un’altra storia».
Il primo cittadino, sottolinea come gli uffici comunali siano già alla ricerca di eventuali soluzioni in caso di ulteriore chiusura delle scuole. «E’ dovere di un’amministrazione individuare quelle soluzioni d’emergenza – spiega. Gli uffici, su mia richiesta, stanno lavorando da ieri su un piano di contenimento di un eventuale problema, mi sottoporranno le soluzioni e, insieme agli assessori ai “Lavori pubblici” e “Istruzione”, definiremo il da farsi».
Scartate le ipotesi dell’ex ospedale Moscati di viale Italia o della caserma “Berardi”. «Quest’ultima è una infrastruttura militare – ricorda il primo cittadino – e non possono esserci altre attività se non di carattere militare. Anche quando andammo in difficoltà per gli archivi del Tribunale, ebbi io questa idea e ne parlai con il Comandante, c’era una mezza disponibilità, ma il Ministero della Difesa non diede la disponibilità per apporre dei container piazzale di sosta della Caserma. Anche il Moscati non è di nostra proprietà, ma dell’Asl».
Negli ultimi anni l’emergenza scolastica è diventata una costante in città, anzi all’inizio di ogni anno scolastico c’è ormai una infrastruttura che necessita di interventi, ma per Foti è un problema che viene dal passato.
«Questa amministrazione non è mai partita da zero, ha sempre effettuato il monitoraggio sulla scorta di evidenze tecniche rappresentate anche da professionisti autorevoli, quindi abbiamo sempre fatto il monitoraggio. A breve pubblicheremo il bando per l’ex “Dante Alighieri”, ma anche sugli interventi sulle scuole sempre nell’ottica del monitoraggio e della sorveglianza. Prima il monitoraggio era annuale, da quando faccio il sindaco è diventato semestrale: nella pausa natalizia e in estate. Che poi ci sia un’edilizia scolastica datata, lo è da una vita perché purtroppo i finanziamenti in tutto il Paese non è che abbiano brillato per disponibilità».
Intanto le attenzioni sono puntate sulla scuola media “Solimena” e sul responso che arriverà dalla Procura, ma anche in caso di esito negativo Foti annuncia che si lavorerà per ridurre i disagi. «Innanzitutto spero che le valutazione dei consulenti della Procura diano esiti positivi e non ci sia nessun provvedimento estremo. L’importante è che l’amministrazione sia nelle condizioni di garantire il diritto alla studio. Noi una soluzione, seppur tra qualche disagio la troviamo. Se può consolare, c’è l’esperienza della “Cocchia” dove alla fine la soluzione è andata bene. Si è sofferto per un anno scolastico, ma spero che non accada adesso. In ogni caso anche se dovesse esserci un provvedimento estremo da parte della Magistratura, ne approfitteremo per capire se ci sono delle debolezze, quali sono e intervenire immediatamente».
Per quanto riguarda l’eventualità dei doppi turni, il primo cittadino non entra nel merito: «Come Comune siamo proprietari dell’immobile e abbiamo il dovere di mettere a disposizione l’infrastruttura scolastica, sulla questione degli orari invece le competenze sono dei dirigenti scolastici e del Provveditorato agli studi, quindi dovranno valutare loro».