Forgione: “Evitiamo che il Pd diventi come il somaro di Peppone”

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“Ieri sera in commissione di garanzia è andato in scena il caso Lioni. La vicenda è conosciuta da tutti. Durante le scorse elezioni per il rinnovo del consiglio comunale il sindaco uscente , Rodolfo Salzarulo, fu sfidato da Domenico Santoro, marito dell’allora segretaria del circolo pd di Lioni, Adriana Di Martino. Della lista di Santoro faceva parte anche Nicola Di Paolo e diversi candidati di fede demitiana tra i quali: Gaetano Calabrese consigliere provinciale UDC, Angelo D’Amelio coordinatore provinciale UDC, Rocco Di Paolo demitiano doc, Giovanni Vuotto e Carmine Perna, anche essi demitiani doc”. Così Andrea Forgione interviene sulla riunione che si è tenuta ieri sera a via Tagliamento per discuter della situazione che si è verificata a Lioni. “Dunque la sfida a Lioni si cartterizzò per essere una sfida fra il Pd e l’Udc – prosegue Forgione – sfida che fu vinta dal Pd di Rodolfo Salzarulo. Fin qui tutto nella norma. Ma eccoci ad oggi. Di Martino, Santoro e Di Paolo, gli ultimi due consiglieri comunali di minoranza, chiedono di essere tesserati al Pd in quota area Famiglietti . Il Di Paolo sui giornali a tiratura provinciale è arrivato a definirsi renziano, da sempre. Ovviamente il gruppo di Salzarulo vede questa richiesta come fumo negli occhi anche perchè i neorenziani demitiani lionesi vogliono nell’ ufficio tesseramento del circolo di Lioni Adriana Di Martino , mentre i democratici salzaruliani hanno nominato altra persona a rappresentare l’area Renzi, persona non riconosciuta quale renziana da Famiglietti. E sì , perchè il renziano è tale solo se ubbidisce a Famiglietti. Se questo è il sistema allora anche noi non siamo renziani, perchè non ubbidiamo a Famiglietti. Per la verità i democratici di Paternopoli obbediscono solo a Dio Onnipotente ed ai loro vecchi padri e Famiglietti non è ne l’uno ne l’altro. Insomma il tesseramento a Lioni è bloccato anche perchè l’ufficio adesioni di Avellino non ha dato le tessere al circolo, arrogandosi un diritto che non gli compete. Infatti, all’ufficio adesioni provinciale spetta solo la consegna delle tessere, il resto è competenza della commissione di garanzia. Ieri sera la commissione di garanzia ha sospeso il giudizio su Lioni e rimandato la decisione finale a giovedì prossimo, quando verranno ascoltati i i responsabili del circolo PD di Lioni. Il caso Lioni è emblematico del tipo di battaglia congressuale che ci apprestiamo a mettere in scena . Un partito serio non avrebbe creato questo caso. Tutti possono tesserarsi al Pd ma se lo fanno persone che si sono candidate contro il partito e sono eletti in contrapposizione al partito il buon senso vuole che queste persone prima di iscriversi dichiarino di voler sposare la linea politica del Pd e successivamente di aderire al gruppo consiliare del partito. E a Lioni il sindaco del Pd è Rodolfo Salzarulo, non Ciriaco De Mita e tanto meno Luigi Famiglietti. Ci vuole intelligenza , per costruire un Pd popolare, e non prepotenza o forza bruta. Altrimenti si rischia che il Pd viene identificato come il somaro di Americo di Peppone. Americo era un contadino di Paternopoli, morto pochi anni fa. Era un buontempone e si procurava da vivere facendo il bracciante a giornata . Possedeva anche un somaro con il quale faceva piccoli trasporti. Un giorno un vicino di casa gli ordinò di portargli un carico di pietre del fiume fredane. Americo si recò giù al fiume , caricò il somaro e si stava accingendo ad attraversare il fiume quando il somaro si fermò al centro del guado e non voleva andare né avanti né indietro. Americo strattonò il somaro, ma la bestia da soma non si mosse. Allora Americo si mise a quattro zampe con la schiena appoggiata alla pancia del somaro e lentamente lo lo trascinò a riva, usando tutta la sua forza bruta. Attraversato il fiume Americo si rialzò e guardando negli occhi il somaro gli sussurrò all’orecchio: “Caro amico a intelligenza mi puoi imbrogliare, ma a forza no”. Ecco, evitiamo che il Pd diventi come il somaro di Americo, bloccato dalle pietre demitiane , con Salzarulo costretto a farsi carico delle zavorre altrui usando la forza e non l’intelligenza. Ed è un’offesa per Rodolfo perchè lui può avere tutti i difetti di questo mondo ma non gli manca certo l’intelligenza”.

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