I Forestali scrivono una lettera aperta a Vincenzo De Luca

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Il giorno 21 gennaio 2017 una forte delegazione di operi idraulici forestali proveniente dai vari enti della regione Campania si è riunita presso il centro Samantha della Porta in Avellino.

Visti ed ascoltati tutte le problematiche  si è deciso di stilare un documento, condiviso all’unanimità da tutti i presenti, da inviare al Presidente della Regione Campania VINCENZO DE LUCA, al Consigliere Delegato per l’Agricoltura FRANCO ALFIERI, al presidente UNCEM VINCENZO LUCIANO, alle segreterie regionali delle OO. SS. FAI CISL, FALI CGIL e UILA UIL.

“Siamo gli operai forestali si legge nella lettera rivolta al presidente De Luca – che LEI ha incontrato il 15 aprile scorso ad Avellino e le scriviamo perché attendiamo di veder finalmente avviate le azioni da Lei proposte nel corso di quella splendida giornata di democrazia e di partecipazione.

Lei, pur non nascondendo la difficoltà della vertenza dei lavoratori forestali, dichiarò di assumerla tra le priorità politiche del Suo programma di governo e si impegnò ad attuare un “piano di interventi” finalizzati a restituire dignità e rilevanza al nostro lavoro nonché a garantire pari dignità tra gli OTD ed i lavoratori a tempo indeterminato (OTI).

Tornammo nelle nostre case con la certezza  di poter finalmente contare su una persona concreta e determinata non solo a risolvere la questione del pagamento degli arretrati agli OTI, ma anche e soprattutto a stabilizzare  chi, come gli OTD, vive da oltre 10 anni nella più assoluta  precarietà.

Oggi purtroppo nonostante alcuni possi fatti, siamo ancora, ben lontani dalla rivoluzione annunziata e da quel piano di interventi programmato che lei espose ad Avellino nel corso dell’’incontro. Nei territori prevale ancora la vecchia politica, quella che alimenta promesse clientelari ed attese, quella che non ci valorizza come lavoratori, quella che ci sta privando della dignità giorno dopo giorno.

Abbiamo creduto in Lei, Le abbiamo dato il nostro convinto appoggio e continuiamo a sperare in quella rivoluzione che non ci farà più sentire ultimi tra gli ultimi.

Comprendiamo che non può essere “cambiato tutto”  dall’’oggi al domani, ma è possibile da subito cominciare a fare passi concreti in quella direzione e per questo reclamiamo con forza di:

1) Organizzare, con la partecipazione anche di una nostra rappresentanza di operai, un incontro con gli Enti delegati finalizzato a concertare una comune politica per le assunzioni degli OTD garantendo pari dignità tra gli OTI e gli OTD;

2) Avviare concretamente le azioni per dare copertura finanziaria agli interventi necessari per riorganizzare il settore della manutenzione boschiva e delle bonifiche nonché per convogliare sulla soluzione della vertenza dei lavoratori forestali i suddetti fondi ordinari, i finanziamenti comunitari, e parte delle risorse destinate alla Protezione Civile, all’Agricoltura, all’Ambiente ed alla Tutela dal Rischio Idrogeologico;

3) Garantire agli OTD, per il 2017 le 156 giornate lavorative ed una data  di assunzione certa e unica per tutti i 1600 OTD

4) Attivare da subito il fondo di anticipazione per garantire lo stipendio a tutti i lavoratori;

5) Risolvere in modo definitivo e subito la questione OTD in forza presso le comunità montane (ex province) attraverso l’APQ siglato da regione province e Uncem ed approvato da G.R. in data 28-06-2016. Ricordiamo che l’APQ scade il 31-12-2017;

6) Stabilire da subito il percorso per il processo di stabilizzazione degli OTD tebendo conto dei pensionamenti è della CISOA (cassa integrazione per avversità atmosferiche) previste dal CCNL;

Restiamo in attesa di un Suo pubblico riscontro ricordandole che in ognuno di noi, in ognuna delle nostre famiglia, oltre alle difficoltà economiche che impediscono di affrontare dignitosamente la vita quotidiana, c’è tanta esasperazione per il nulla fatto in questi anni, per le lunghe attese e  per le tante promesse mancate.

La Campania  di De luca doveva e deve essere la Regione che avrebbe rottamato la vecchia classe dirigente incline al clientelismo.

Non mortifichi anche quest’ultima speranza che abbiamo riposto in Lei!

A questi punti i presenti si aspettano nel giro di qualche mese ( metà febbraio ) delle risposte certe.

In mancanza di ciò si avvieranno ulteriori azioni di forza e concrete contro tutte le parti coinvolte .”