“Ho accolto con grande piacere ed interesse l’invito a partecipare a questo evento rappresentando la Commissione Agricoltura e Pesca, da me presieduta in ambito regionale, che è ben consapevole di quanto, in questa incontaminata area cilentana, il connubio di ambienti terrestri e marini sia ottimale per il recupero di qualità di queste due antiche e fondamentali attività del nostro territorio campano”. Ha salutato così il Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, On. Pietro Foglia (UDC) studiosi e rappresentanti delle istituzioni che hanno preso parte, oggi, all’inaugurazione del 43° Congresso della Società Italiana di Biologia Marina (S.I.B.M.), organizzato dall’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per l’Ambiente dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, che a partire da oggi e fino all’8 Giugno si svolgerà a Marina di Camerota.
“Oggi, da qui – ha esordito il Presidente Foglia – sento di rinnovare, certo di interpretare i sentimenti dei presenti, la solidarietà alle popolazioni dell’Emilia colpite dai recenti eventi sismici. Seppure non ci sia alcun legame con il fenomeno dell’Emilia, anche in diversi centri del Golfo di Policastro (Ispani, San Giovanni a Piro e Sapri), giovedì scorso, la terra ha tremato fortunatamente senza danni a persone o cose. Inoltre, e credo che ci siano profili di interesse con la vostra attività scientifica, siamo nell’area del vulcano marino Palinuro (a 32 chilometri di distanza dalla costa, di fronte lo specchio d’acqua di Scario, frazione marina del Comune di San giovanni a Piro) in costante osservazione. Tutto ciò per dire che si avverte l’urgenza e la necessità di rinnovate politiche di prevenzione, di educazione e di adeguamento sismico”.
Dopodiché il Presidente Foglia, soffermandosi sulla bellezza del territorio cilentano, e sulla recente istituzione di due Aree Marine Protette di particolare pregio (“Costa degli Infreschi e della Masseta” e “Santa Maria di Castellabate”), “entrambe gestite dall’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che possono rappresentare un interessante volano di attività socio-economiche legate al mare, che recuperi le antiche tradizioni marinaresche di quelle particolari figure impersonate dai pescatori-contadini, generando un nuovo impulso alla vocazione turistico-ambientale-culturale di questa area, patria della frugale, ma non per questo meno prelibata, dieta mediterranea, sintesi di prodotti della terra e del mare, e baluardo dell’antica pesca delle alici con la menaica”, ha ricordato che “la Regione Campania con legge regionale del 30 marzo scorso, di cui ho avuto l’onore di essere relatore, ha inteso valorizzare la dieta mediterranea riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco come modello di sviluppo basato sui valori di questo tipo di alimentazione e stile di vita dal punto di vista culturale, sociale, storico, gastronomico, alimentare, ambientale, paesaggistico e dei costumi”.
La tutela delle coste degli ecosistemi marini italiani è ancora in alto mare, ha riferito l’On. Foglia rifacendosi a quanto emerge dai più recenti dossier sul punto. Ha però assicurato: “Siamo impegnati a riordinare a livello regionale la disciplina della pesca marittima e dell’acquacoltura sia per quanto d’interesse per la valorizzazione e per lo sviluppo economico e sociale di tale comparto, sia in un quadro delle politiche di salvaguarda degli ecosistemi acquatici e di promozione e sostegno di azioni di conservazione e riequilibrio biologico. E su quest’ultimo punto va rivolta maggiore attenzione alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità marina in occasione dell’esame delle proposte di legge in Consiglio Regionale sulla riorganizzazione delle Aree Protette Regionali e dei Siti della Rete Natura 2000. In tal senso desidero assicurare la mia disponibilità in sede legislativa a recepire necessariamente ed opportunamente ogni utile contributo”.
Infine il Presidente della Commissione regionale Agricoltura e Pesca ha ricordato che: “In sede di attuazione del programma operativo della pesca FEP 2007/2013 la Regione Campania sta lavorando con particolare impegno. Ma, ovviamente – ha aggiunto -, tutto ciò non è sufficiente a supportare le esigenze e le attese degli operatori del comparto, dei piscicoltori e soprattutto di quelli della piccola pesca fino a quando non si rivedano i tempi delle riforme comunitarie e non si sciolgano importanti nodi sul fermo pesca, dossier Mediterraneo, politiche sociali e così via. Lo stato in cui versano la pesca e l’acquacoltura Italiana – ha concluso Foglia – ma soprattutto quelle delle regioni del Sud Italia impongono la massima attenzione”.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it