Fma – Morsa: “Basta parole, vogliamo un tavolo ministeriale”

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Avellino – Non parole ma fatti concreti. I lavoratori della Fma non cedono al ‘canto delle sirene’ delle belle parole spese a favore della vertenza irpina ma, attraverso la Rsu Giuseppe Morsa, ambiscono al realizzarsi di una specifica richiesta: la convocazione del tavolo ministeriale.
“In questi giorni – ha spiegato Morsa – stiamo assistendo ad un esercizio di creatività nelle dichiarazioni fatte dai politici regionali sulla gravissima crisi che sta attraversando la Fma. Sembrerebbe che il tutto possa concludersi nel far approvare un ordine del giorno nel quale venga menzionato lo stabilimento di Pratola Serra; oppure che il compito di un consigliere regionale possa esaurirsi nelle dichiarazioni d’intenti. Sappiamo bene che questo serve solo a riempire qualche pagina di giornale, mentre non si contribuisce alla risoluzione dei problemi. So bene che non tutto dipende dalla politica, ma sono certo che in questa fase qualcosa si possa effettivamente fare. In particolare, occorrerebbe che tutto il Consiglio Regionale si adoperasse per la riconvocazione del tavolo Governativo presso il Ministero dello Sviluppo per chiarire definitivamente quale sarà il futuro per Fma. Qual tavolo, l’unico dal quale si possono avere delle risposte, non viene convocato dallo scorso 13 aprile. Questo sì che potrebbe essere un impegno per i lavoratori della Fma, non le parole in libertà dette da chi vuol far credere di impegnarsi ma nei fatti non va fino in fondo.
Altro impegno che potrebbero assumersi i consiglieri regionali è quello di costruire un nuovo piano di sostegno al reddito per i cassintegrati dello stabilimento irpino. Non vale l’alibi di chi sostiene che il piano del 2009 non abbia funzionato. Io sono tra quelli che sostengono che la formazione vada indirizzata in modo diverso e verso un progetto di rilancio dello stabilimento, ma chiaramente non si può buttare il bambino con l’acqua sporca. Anche perchè il piano anticrisi del 2009 prevedeva anche sostegno ai cassintegrati che avevano difficoltà a pagare il mutuo o il fitto. Questo, in sintesi, è quello che chiediamo ai rappresentanti di Palazzo Santa Lucia, il resto è solo propaganda che lascia il tempo che trova e non serve agli operai.
Sarebbe una bella dimostrazione di impegno per la propria terra se tutti gli eletti avessero la capacità di far capire che in Campania esiste anche Pratola Serra”.

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