Anticipato di due giorni, si terrà domani il vertice a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico sul destino della Fma. All’incontro, che non si preannuncia di certo roseo soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Marchionne – secondo cui lo stabilimento di Pratola non sarà incluso nella produzione dei motori ecologici e della nuova Panda – parteciperanno 5 componenti della delegazione sindacale, il presidente della Provincia Cosimo Sibilia, i vertici aziendali e la struttura tecnica del Ministero. Quello di domani, secondo le previsioni sindacali, rischia di essere un nuovo nulla di fatto per le tute blu in Irpinia. A fare eco a Sergio Scarpa, segretario della Fiom Cgil, che ha già dichiarato “l’inutilità dell’incontro se a questo non si unisce un’azione del Governo per fare pressione sul gruppo torinese affinché renda chiaro una volta per tutte il futuro della Fma”, c’è Giuseppe Zaolino segretario provinciale della Fim Cisl. “L’ottimale sarebbe un piano industriale di rilancio serio della fabbrica di Pratola, ma ormai questo, stando a quanto detto dall’Ad. Fiat, appare impensabile. L’incontro di domani deve portare a due risultati minimi di garanzia. Da un lato chiediamo al Governo di mettere sul piatto della bilancia nuovi ammortizzatori sociali per il post 2 novembre (data in cui scade la cassaintegrazione ndr). A Fiat chiediamo di uscire dall’ambiguità ufficializzando l’ingresso di Fma nella produzione di motori Chrysler”. Negli Usa Chrysler produrrà due milioni di motori a cilindrata medio alta. “Basterebbe – continua Zaolino – produrne 1/4 in Irpinia per dare tranquillità e lavoro agli operai Fma”.
“Se usciamo dal ministero con queste due garanzie, allora l’incontro sarà servito a qualcosa, altrimenti sarà stato un passaggio andato completamente a vuoto. Bisogna scongiurare i licenziamenti, ulteriori rinvii servirebbero solo ad acuire una situazione già difficile che potrebbe sfociare in problemi di ordine pubblico e sociale” ha concluso il numero uno della Fim Cisl provinciale.
C’è solo da attendere quindi l’esito del vertice di domani presso il dicastero del Ministro Scajola che proprio incontrando gli operai irpini aveva prospettato questa riunione come risolutiva della vertenza Fma.
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