Fiordellisi (Cgil): “Fronte comune per arginare l’emergenza lavoro”

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“È necessario valutare quanto sta accadendo nel nostro Paese, muovendo confronto con il Governo sui tanti temi dalle pensioni, alle modifiche su JobsAct e Buona scuola, al lavoro e all’attenzione per quelli che saranno gli investimenti per il Mezzogiorno”.

Franco Fiordellisi rilancia la sfida durante il comitato direttivo della Cgil di Avellino convocato presso il Cfs di Atripalda.

“Insieme – prosegue il segretario provinciale della Cgil Fiordellisi –  dobbiamo sentire la responsabilità di ricostruire un diverso pensiero sociale, una nuova cultura nella società. Questo è possibile se spostiamo l’attenzione dal conflitto sociale che si è determinato fra gli ultimi e i penultimi e riportiamo le persone al centro. Se riaffermiamo con forza il valore dell’umanità”.

“Per queste ad Avellino abbiamo lanciato la rete Soma (Solidarietà e mutualismo) contro le povertà di ogni genere. Chiaramente tanto deve essere ancora fatto per ricreare una comunità che agisca prima di tutto volontariamente in quanto iscritti Cgil e poi nella qualità di funzionario, dipendente. O siamo volano del nostro cambiamento nell’agire quotidiano o davvero consegneremo questa grande e gloriosa organizzazione all’oblio in poco tempo”.

“Ad Avellino, l’attività politica e le vertenze – dall’Iia all’Aias, Ipercoop o Villa dei Pini, solo per citarne alcune – si riconsegnano un quadro a tinte fosche, non c’è la ripresa e quindi le attività di tesseramento sono principalmente dai servizi e allora con i servizi si deve interagire per la presa in carico dei nuovi iscritti da servizi e su questa strada dobbiamo velocemente fare azioni e progetti mirati, altrimenti la fine di naspi, mobilità ci porterà un decremento degli iscritti pesantissimo nelle categorie storiche come Filctem, Fiom e Fillea”.

“Abbiamo una grossa responsabilità nei confronti dei nostri iscritti, dei lavoratori e dei pensionati, e quindi abbiamo sempre cercato il coinvolgimento massimo con le informazioni e la discussione anche sulle piattaforme digitali, ma nelle iniziative culturali e di mobilitazione promosse nel 2017 a sostegno di svariate vertenze la presenza dei delegati, componenti assisi direttive ed infine degli iscritti è sempre rarefatta”.

“Eppure tutte queste iniziative hanno permesso di aprire confronti importanti con vari soggetti privati e istituzionali, ma oggettivamente se non siamo convintamente presenti alle nostre iniziative chi teorizzata la disintermediazione rispetto ai corpi intermedi e la negazione del ruolo di rappresentanza generale, confederale, delle organizzazioni sindacali, quindi parlo sia di dirigenti del PD, come Renzi, che di dirigenti del  M5S, i confronti nel prossimo futuro saranno sempre più problematici”.