Avellino – “Possono anche stravincere il congresso, ma sono e resteranno solo dei pataccari di bassa lega, dei bugiardi e degli imbroglioni“. Così in una nota il dirigente del Pd irpino Lucio Fierro replica alle dichiarazioni rese nella serata di iera dalla Grella.
“La Grella, questa fine intellettuale prestata alla politica, replica alla mie accuse. Tace sulla figura di cacca rimediata con il tentativo di manipolare le liste sulle doppie candidature. Per la esclusione di Caputo afferma che avrebbero votato a favore anche Procaccino e Venezia, rappresentanti della componente a cui fa riferimento Todisco e chi scrive. Menzogna! Come si può leggere dalla fotocopia del verbale allegato, Caputo è stato escluso con il voto di Grella, De Martino, D’Alessio, Vitale e Iovino e non si capisce se anche con quello di un certo Tuccia la cui firma manca e non è sostituita neppure dal segno di croce. Dice che la “decisione è stata condivisa con la commissione regionale” ma di ciò nel verbale non c’è traccia. Dice che avrei manipolato il testo del Regolamento sostituendo all’art. 5 un “deve” con un “può”. Poiché è inimmaginabile che potesse avere infilato anche una terza vongola, e di tali dimensioni, in sole tre righe, mi è venuto il sospetto che un qualche appiglio sul Regolamento Regionale potesse averlo. Ho controllato, scoprendo che in questo ineffabile PD i regolamenti si cambiano dalla sera alla mattina e che l’ultimo Regolamento pubblicato reca scritto “Deve essere presentata una sola lista di candidati a componente dell’Assemblea provinciale collegata a ciascun candidato alla Segreteria provinciale”. Laddove il precedente (quello che avevamo ritirato dopo la riunione della Direzione unica competente ad approvarlo) recava scritto “Può essere presentata una sola lista di candidati a componente dell’Assemblea provinciale collegata a ciascun candidato alla Segreteria provinciale.” Ciò malgrado resto dell’avviso che la interpretazione che la Grella e compagnia bella ne danno sia di parte in quanto, se non si vuole far fuori un candidato il “deve” viene correttamente riferito ad “una sola” più democraticamente stabilendo che non si inventa un cavillo per escludere un candidato. Insomma la Grella avrebbe indiscutibilmente ragione solo se ci fosse stato scritto “Deve essere presentata una ed una sola lista di candidati…”, conclude Fierro.